L’anno solare si appresta a concludersi e come da tradizione si accendono i dibattiti tra gli appassionati sull’assegnazione del Pallone d’Oro Fifa. Il dominio incontrastato dell’argentino Messi appare destinato a interrompersi e tra i papabili candidati alla successione ci sono due nomi che svettano su tutti: Cristiano Ronaldo e Ribery.
Il portoghese, eterno secondo nelle ultime due edizioni del premio, ha acquistato notevoli punti dopo l’emozionante match con la Svezia di martedì scorso, una gara divertito che ha testimoniato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la classe dell’attaccante del Real Madrid. Un premio meritato per un talento che ha avuto la sfortuna di vivere nella stessa era calcistica di Lionel Messi, perdendo una parte dei riconoscimenti che avrebbe meritato. La sua è una presenza fissa sul podio del premio dal 2007 a al 2012, eccezion fatta per il 2010 tutto blaugrana, e per questo motivo è il calciatore che molti vorrebbero sul gradino più alto. Dall’altra parte, però, c’è un certo Franck Ribery, grande protagonista del “Triplete” del Bayern Monaco nella passata stagione. Un testa a testa che divide gli appassionati tra chi vorrebbe assegnare il premio in base esclusivamente alla forza del singolo giocatore e chi invece guarda anche i risultati e le vittorie. Una bilancia alla pari e che rende mai come quest’anno in bilico la decisione finale. Non esiste e non è mai esistita una regola scritta per definire le modalità di assegnazione e tutto rimane molto soggettivo. In passato in alcuni casi i voti sono stati influenzati dai risultati ottenuti sul campo, in altri si è focalizzato solo sul giocatore. C’è poi il fronte italiano che sogna un Andrea Pirlo (l’unico italiano in lista tra i calciatori) sul podio e anche in questo caso è difficile non concordare con questa scuola di pensiero. Un classe ’79 che ha vinto molto e che ha ancora tanta voglia di primeggiare. La sua presenza lì tra gli dei del calcio sarebbe una boccata d’ossigeno per un calcio italiano che soffre a livello di club nel tenere il passo della avversarie, ma può dare ancora molto a livello di giocatori e soprattutto allenatori. Non ci rimane che attendere il verdetto finale di gennaio con la consapevolezza che qualsiasi scelta sarà sicuramente oggetto di aspre critiche da una parte degli appassionati.