Scontro tra titani: Ronaldo vs Ibrahimovic

Ci si aspettava fuochi pirotecnici e così è stato tra Cristiano Ronaldo e Zlatan Ibrahimovic, chiamati a uno scontro tra titani per accedere al Mondiale in Brasile.

Passa il Portogallo il cui capitano vince la sfida galattica con il bomber svedese. La vince in maniera impetuosa rispondendo colpo su colpo, piazzando tre lampi vincenti per spegnere ogni dubbio residuo su chi sia il più forte.  Sfida fatta di parole e gesti irriverenti, potenza e colpi di classe tra due fuoriclasse del calcio mondiale.

Era una sfida nella sfida quella tra bomber, che ha premiato il Portogallo perché alle spalle del leader e capitano,  i lusitani presentano una squadra vera e propria, lo stesso non può dire purtroppo  l’attaccante del Psg che non riesce quindi nemmeno stavolta a strappare il pass per i Mondiali con la Svezia.

Chi passerà tra Portogallo e Svezia se lo chiedevano in molti, Ibrahimovic con il suo fare spocchiosa aveva detto ad un giornalista: “Solo Dio lo sa! Beh, Dio ce l’hai davanti “. Beh Dio ha dovuto quindi fare i conti con Cristiano Ronaldo e risulta averli fatti male. Deluso forse per non essere tra i 3 pretendenti al Pallone d’oro e per non essersi qualificato, in quella che forse è stata la sua ultima comparsa in nazionale, ieri dopo l’eliminazione Ibra ha detto  “…un Mondiale senza di me è poca cosa, non c’è davvero nulla da guardare e non vale nemmeno la pena aspettarlo con ansia”.

Forse Zlatan dovrà riguardarsi le due partite spareggio, perché forse era troppo lontano in campo per apprezzare quello che CR7 ha fatto in questi due match. Qualcosa da guardare al Mondiale credimi caro Ibra ci sarà. Mancheranno i tuoi colpi sicuramente, le tue uscite arroganti con i giornalisti, ma cercheremo di sopravvivere anche se va detto che un campione  come il gigante svedese eleva sempre la qualità di una competizione.

Nel frattempo il Mondo celebra Ronaldo, non lo possiamo chiamare Fenomeno perché è giusto che sia sono quello Brasiliano a chiamarsi così, però il ragazzo è un vero prodigio. In stagione 29 reti, nell’anno solare 66, le cifre parlano chiaro ci troviamo di fronte ad una macchina da gol. Si è preso il palco in una serata di stelle, dove Zlatan ha provato invano a disturbarlo, mentre Ribery  in Francia gioca bene, ma non segna. A 28 anni con 47 reti Cristiano aggancia Pauleta e diventa il miglior marcatore della storia della nazionale lusitana.

Persino il nemico Blatter ieri sera si è congratulato con lui su Twitter, per Cristiano a questo punto manco solo la vittoria del Pallone d’oro per sancire la sua sontuosa annata, oggi più che mai sembra un insulto non attribuirglielo. Per il trofeo  Messi risulta ancora favorito tuttavia la Pulce, attualmente infortunato, nell’anno solare ha segnato meno di CR7 e in questa stagione è partito più lento del portoghese in marcature e prestazioni. Ribery è l’outsider di lusso, nell’anno ha vinto tutto, ma purtroppo lontano dal Bayern fatica ad incidere a differenza di CR7  determinante nel club come in Nazionale.

Il portoghese non ha la faccia pulita di Messi è questo potrebbe costargli caro nel fattore popolarità, tuttavia è sempre stato elogiato dai propri tecnici per le prestazioni e per l’abnegazione in allenamento. Mourinho,Ferguson e ora Ancelotti parlano del ragazzo come un vero e proprio leader in campo e in spogliatoio, un ragazzo diverso dal tamarro donnaiolo che vediamo in tv e sui giornali. Un campione assoluto, il prototipo di attaccante moderno che unisce rapidità, tecnica e potenza fisica come forse nessuno mai prima.

Se non ci fosse Messi parleremmo solo di lui, così non è per fortuna, probabilmente solo in futuro ci renderemmo conto di quanto stratosferici fossero questi fuoriclasse rispetto agli altri. Due Dei del calcio nati nella stessa epoca, costretti a dividersi la scena Mondiale, sfortuna loro goduria nostra.

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Francesco Filippetto