Home » Spezia, stessa storia, stesso posto…

Imbottita di acquisti faraonici, almeno per la categoria. Ma, paradossalmente, inconsistente. Lo Spezia, per il secondo anno consecutivo, sta completamente deludendo tutte le aspettative. Inutile, ancora una volta, l’innesto di giocatori di livello superiore alla cadetteria per vedere gli aquilotti in testa alla classifica: i liguri non riescono a decollare, né tanto meno a offrire spettacolo.

STESSA STORIA – Ebagua, Leali, Rivas, Catellani, Seymour, Carrozza: i maggiori acquisti estivi dei bianconeri sono di assoluto prestigio. In Serie B calciatori del genere possono fare la differenza anche con una semplice giocata. Una rosa, già competitiva, arricchita di gioielli come questi: lo Spezia doveva essere la grande rivale del Palermo. Invece, come un anno fa, il tracollo. Nono posto, un gioco che stenta e certezze ridotte all’osso. Certo, i sette punti che separono i liguri da Palermo, Avellino ed Empoli non paiono abissali. Sul piano delle prestazioni, però, lo sono eccome. Considerando, poi, che il Palermo ha iniziato il suo campionato solo con Iachini in panchina, gli spezzini, almeno per ora, non sembrano in grado di tenere il passo dei siciliani. E neanche quello delle altre squadre nelle zone alte.

COPPIA SCOPPIATA – Nella scorsa stagione, con innesti come Sansovini, Okaka, Antenucci, Goian, Sammarco, Di Gennaro, lo Spezia si salvò a fatica, gridando allo scandalo. Gente che ha calcato alla grande i campi di A che arranca, e non poco, in B. Quest’anno pare la stessa storia. Ad agosto c’era chi immaginava la coppia offensiva Ebagua-Sansovini capace di sbranare la classifica marcatori. Dopo tre mesi, Ebagua ha realizzato cinque reti, mentre Sansovini solo una. Il capitano soffre la presenza di un’altra primadonna là davanti e, dopo aver cambiato più volte ruolo, non riesce proprio a esprimersi al meglio delle sue potenzialità. Stroppa, inoltre, gira spesso gli uomini a sua disposizione, creando incertezze nel gruppo. L’ex tecnico del Pescara deve trovare in fretta le contromisure: la piazza, ancora una volta, potrebbe seriamente stancarsi.