Lanzafame: “Ho sbagliato, ma ora voglio ripartire”
Nel 2010 Davide Lanzafame era giudicato da molti esperti del settore uno dei talenti migliori in circolo nella nostra Serie A. Titolare nella prima gara della stagione con la maglia della Juventus nel preliminare contro lo Shamrock Rovers, ma qualcosa non ha funzionato. Brescia, Palermo, Catania, Grosseto e poi Honved, in Ungheria. Tante squadre e poche presenze. Poi a luglio 2013 il patatrac definitivo: condanna di 14 mesi per il filone d’inchiesta Bari bis. Deferito dal procuratore federale, Stefano Palazzi, identificato per gli illeciti nelle presunte combine di Bari-Treviso 0-1 (11 maggio 2008) e Salernitana Bari 3-2 (23 maggio 2009).
Oggi Lanzafame è ancora di proprietà del Catania, ma dopo i fatti sopra citati, si allena da solo e aiuta Cenisia, un piccolo club dilettantistico torinese. Lì, in esclusiva a Goal.com, ha parlato di questo suo momento particolare: “Vivo una situazione molto particolare, per me nuova. E’ una cosa stranissima. Purtroppo sto soffrendo insieme alla mia famiglia che mi sopporta e supporta. Mi mancano undici mesi e mezzo per rientrare nei campi di calcio, lavoro sodo per tornare al più presto e nelle migliori condizioni psicofisiche. Questo sport è la mia vita. Come vivo la squalifica? È un sistema sbagliato. Nel calderone sono finite alcune persone mentre altre ne sono rimaste fuori. Ma qui entrano in ballo anche vicende politiche, servirebbero ore ed ore per affrontare queste tematiche. Preferisco non commentare determinate situazioni. Io mi prendo le responsabilità di ciò che ho fatto. Ho sbagliato e sto pagando”.
“Cosa è successo nel 2010 con Del Neri? Avevo iniziato molto bene in Europa League, dopodiché con il passare delle settimane ho trovato sempre meno spazio. Tuttavia, in maniera del tutto onesta, devo sottolineare un aspetto: non ero pronto per indossare la maglia della Juventus, perché è una casacca gloriosa, pesante e importante. Mi sarebbero servite una o due esperienze in più, in quel caso avrei potuto offrire un contributo di tutt’altro tipo”.
Lanzafame però credo ancora in un futuro nel calcio che conta: “Il mio rientro me lo immagino faticoso ma allo stesso tempo stimolante. Voglio tornare nei massimi palcoscenici, recitare un ruolo da protagonista rappresenterebbe una soddisfazione che andrebbe al di là dei compensi e di qualsiasi altra cosa. Ora invece sto aiutando molti ragazzi a Cenisia. Il calcio, ripeto, è la mia vita. E’ sempre bello vedere l’entusiasmo di chi incomincia ad affacciarsi a questo gioco. Addentrarsi in queste vicende è molto stimolante e, infatti, con grande entusiasmo ho deciso di offrire il mio contributo alla società”.