Lega Pro, I Div.: Nocerina minacciata dai propri tifosi, il derby con la Salernitana sospeso al 21′
Altra pagina bruttissima per il calcio italiano. Parliamo del campionato di Lega Pro, del derby dello stadio “Arechi” tra Salernitana e Nocerina. Un derby sentitissimo ma che poteva e doveva regalare una bella domenica di sport, invece, è successo l’inverosimile.
La partita comincia con 40′ di ritardo. La Nocerina si presenta negli spogliatoi ma comunica all’arbitro che non scenderà in campo perché “minacciata di morte dai propri tifosi”, ai quali era stata vietata la trasferta a Salerno. Una volta tranquillizzato i giocatori ospiti, il Questore di Salerno, Antonio De Iesu, annuncia che il derby si gioca con fischio d’inizio alle ore 13.10. “I dirigenti della Nocerina si sono impegnati per convincere i propri giocatori a scendere comunque in campo, dopo le intimidazioni ricevute davanti al quartier generale della squadra, in un hotel a Mercato San Severino, alla partenza del pullman, da circa duecento presunti ultras – spiega il Questore – La parte malata della tifoseria rossonera, una parte minoritaria, ha inscenato forme di minacce che prefigurano reati penali. Ma l’ordine pubblico è garantito, il derby si può giocare in condizione di massima sicurezza. Non ci sono stati scontri tra le opposte fazioni“.
Dunque il derby ha inizio ma con i giocatori della Nocerina che fanno il loro ingresso in campo con una maglia bianca, in segno di protesta, coprendo i colori societari. Poi, dopo appena 50 secondi di gioco, il tecnico della Nocerina, Gaetano Fontana, effettua le tre sostituzioni previste dal regolamento senza alcun motivo, tattico o d’infortuni. Fuori Polichetti, Evacuo e Ficarrotta, dentro Cremaschi, Malcore e Jara Martinez. La strategia della Nocerina è ormai chiara e dopo 21′ e cinque infortuni (al 3′ out Remedi, al 7′ Palma, al 13′ Danti, al 15′ Kostadinovic, al 21′ l’utlimo ko) la Nocerina rimane in campo in 6 uomini costringendo l’arbitro, per regolamento, a sospendere la partita. Da aggiungere sul referto arbitrale altre due espulsioni dopo la sospensione per una domenica davvero da dimenticare del nostro calcio, sempre più malato.