Poggibonsi, Civilleri: “Stavo per chiudere con il calcio ed invece eccomi qua”
Dopo le prime dieci giornate di campionato è una delle note più liete del Poggibonsi di Mister Tosi ed i suoi colpi di classe ne hanno fatto fin da subito uno dei beniamini dei tifosi giallorossi. Marco Civilleri, centrocampista offensivo classe ’91, ha parlato in conferenza stampa nel venerdì che precede la gara tra i Leoni ed il Cosenza capolista.
Marco, un tuo giudizio sui primi due mesi di campionato.
“A livello di squadra stiamo facendo bene: nessuno sia nell’ambiente di Poggibonsi che fuori si sarebbe mai aspettato un inizio di campionato così da parte nostra. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto fino ad ora ma vogliamo fortemente continuare a far bene e migliorare gara dopo gara. A livello personale sono contento, sono andato anche due volte in goal dopo tanto tempo che non segnavo, ma non sono certo soddisfatto: per essere soddisfatto dobbiamo centrare la Lega Pro unica.
Lo scorso anno sei praticamente rimasto senza calcio…
“Sinceramente a gennaio avevo deciso di smettere con il calcio e quindi mi sono ritrovato a lavorare lontano dal rettangolo di gioco facendo le cose più disparate. Dopo la stagione giocata a Lecco tante squadre di Lega Pro mi avevano cercato. Io decisi per la Pro Sesto anche perché mi aveva voluto fortemente il direttore sportivo ma una volta andato via lui, mi sono trovato ai margini della squadra. Ho continuato ad allenarmi bene e poi a maggio di quest’anno mi ha chiamato Giacomo Modica dicendomi che stava parlando con alcune squadre e mi avrebbe voluto con sè. Poi non se ne è fatto di niente ed è arrivata la chiamata del Poggibonsi ed eccomi qua. Ti dico la verità, ad un certo punto avevo perso la speranza di continuare a giocare a calcio vista la crisi generale che attanaglia anche questo mondo, soprattutto in Lega Pro”.
La tua posizione in campo: meglio mezza punta o mezzala?
“Per me è indifferente, l’importante è la squadra e non il singolo e la sua posizione. A me basta che il Mister mi dia una maglia da titolare e questo dipende esclusivamente da me: devo essere io a dimostrare al Mister che lui fa bene a farmi giocare”.
Domenica scorsa lo stop ad Aversa e tra due giorni la gara contro la capolista Cosenza…
“Ad Aversa abbiamo giocato bene nel primo tempo e se non subivamo la rete del pareggio nel primo tempo sono convinto che quella gara la portavamo a casa. Domenica arriva la capolista, giocheranno in undici come noi, noi dobbiamo fare una cosa molto semplice: correre e lottare su ogni pallone come abbiamo sempre fatto cercando di portare dalla nostra parte gli episodi decisivi che saranno fondamentali per vincere la gara”.