Kazakistan, l’Aktobe si laurea campione per la quinta volta

E’ bastato un pari nell’ultima giornata (2-2 in casa con l’Ordabasy) per consentire all’Aktobe di vincere il campionato kazako. E’ il suo quinto titolo, dopo il primo vinto nel 2005: da quell’anno la squadra dell’omonima città ha sempre concluso il torneo sul podio.

E’ finita l’egemonia dello Shakhter Karagandy, bicampione in carica, torna quella dell’Aktobe: ad eccezione del Tobol Kostanay sono queste le squadre che si sono spartite gli ultimi sette titoli, lasciando alle altre città e soprattutto alla capitale, Astana, le briciole. E la felice esperienza europea dello Shakhter potrebbe stimolare ulteriorermente la voglia di miglioramento e di progresso da parte dei freschi campioni di Kazakistan.

Un organico formato soprattutto da giocatori locali, quello dell’Aktobe, con esigui innesti stranieri importanti: spiccano i nomi di Sergey Kovalchuk, esperto mediano moldavo ex Spartak Mosca e Tom Tomsk, di Marat Bikmaev, estroso calciatore ex Spartak Nalchik e Alania e quello di Sergey Davydov, talento inespresso ex Kuban Krasnodar.

“Non è stato difficile, di più” ha raccontato il capitano Petr Badlo a caldo. “Potevamo chiuderlo prima, ma non ci siamo riusciti e alla fine abbiamo giocato con la paura. Come oggi, contro una squadra che non aveva più nulla da chiedere come l’Ordabasy. Questo è il quarto titolo, ma la fascia da capitano me l’ha fatto godere di più. Sono convinto che possiamo recitare un ruolo importante anche in Champions League.”

“Nonostante oggi l’abbiamo pareggiata nel finale, sarebbe stato ingiusto non diventare campioni” ha detto l’allenatore Vladimir Nikitenko. “Con l’Astana, seconda in classifica, abbiamo vinto tre volte su quattro. Credo che questo dato basti e avanzi.”

 

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Michael Braga