Le due squadre si trovano ai vertici opposti della classifica. Ma, se per il Napoli un campionato di vertice era senz’altro prevedibile, non si può dire lo stesso del clamoroso rendimento sottotono dei siciliani. Evidentemente però un mercato abbastanza approssimativo e una eccessiva valutazione di alcuni elementi ancora in rosa ha prodotto questa crisi. Il San Paolo non è il campo ideale per cercare di invertire la tendenza, ma gli etnei devono provarci, se vogliono ripartire.
I PRECEDENTI – Tra Napoli e Catania le sfide giocate nella massima serie sono 11. In ben 9 occasioni sono stati i padroni di casa a portare a casa la vittoria, mentre le restanti sfide si sono concluse con un pari e una vittoria ospite. Partiamo da quest’ultima, che è arrivata nella stagione 1960/61 e l’ha firmata Morelli. L’unico pari invece è di due stagioni fa, quando al doppio vantaggio firmato Dzemaili e Cavani, hanno risposto Spolli e Legrottaglie. L’ultimo precedente dello scorso anno invece è finito 2-0, con reti di Hamsik e Cannavaro.
LE STATISTICHE – Il Napoli, dopo 10 giornate, ha 25 punti, frutto di 8 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta. Il Catania invece ne ha appena 6, frutto di 1 vittoria, 3 pareggi e 6 sconfitte. Le reti segnate sono 22 per i partenopei e 6 per gli etnei, mentre quelle subite sono 7 per il Napoli e 16 per il Catania. I migliori marcatori del Napoli sono Callejon, Hamsik e Higuain, tutti a quota 5, mentre per il Catania il capocannoniere è Barrientos, a quota 3. Tra i portieri invece, José Manuel Reina ha compiuto 30 interventi, mentre Andujar ne ha effettuati 26.
Sembrerebbe una partita che ha ben poco da dire, visto che il Napoli è lanciato e il Catania finora in trasferta ha trovato davvero pochissimi motivi per gioire. Ma anche nella partita col Sassuolo le premesse erano queste e poi invece i neroverdi si sono rivelati un osso duro. Se non sottovaluta l’avversario però il Napoli non dovrebbe aver problemi a portare a casa i 3 punti.