Rugby League World Cup 2013: la Scozia sorprende Tonga
Si è chiusa la prima giornata della Rugby League World Cup 2013. Ancora una volta, padrone della situazione è l’equilibrio, con partite tirate e capaci di tenere fino all’ultimo col fiato sospeso.
A festeggiare, dopo gli ultimi due giorni di gare, sono scozzesi e statunitensi, vincenti su Tonga e Isole Cook non senza sorprese.
Nel dettaglio, un evento è fatto di un tempo e di un luogo. Importante la scelta degli organizzatori di piazzare le partite in prime time, così da coinvolgere le popolazioni locali in orari non lavorativi, col fine anche di rendere il prodotto vendibile televisivamente. Rispetto a certi disastri (a livello di affluenze) del passato, il comitato organizzatore ha preferito cercare una via mediana tra l’ambizione e il consolidamento della tradizione, tra l’espansione e le roccheforti tradizionali di questo codice, tra i grandi palcoscenici quali Cardiff e Wembley e le piccole realtà di nicchia come Rochdale e Workington, che il league lo respirano e un premio se lo meritavano.
Non c’è del resto da fare di tutte le erbe un fascio, perché spesso puntare su piccoli impianti vuol dire lo stesso espandere: Bristol, che ha ospitato Stati Uniti-Isole Cook, non è tradizionalmente parte del bacino storico del XIII eppure 7.200 spettatori si sono divertiti godendosi le gesta di Tomahawks e isolani. In un Memorial Stadium solitamente casa di Bristol Rovers e Bristol Rugby, non proprio San Siro per capacità.
Sul campo, al Derwent Park di Workington la Scozia ha piegato Tonga con punteggio di 26-24. Partita molto tirata e caratterizzata dalla tensione su alcune scelte arbitrali. Il successo dei Bravehearts può essere decisivo per il passaggio del turno, in un girone che premierà solo il primo classificato: Scozia e Italia ora comandano con 2 punti, Tonga insegue.
Poteva andare diversamente, anche perché i tongani sono giocatori capaci e di livello. Fisiiahi dei New Zealand Warriors mandava i suoi avanti al 9′ e al talento classe 1990 rispondeva Russell al 13′. Se Fisher (London Broncos) mandava i suoi avanti attorno alla mezzora di gioco, ecco che Mate Ma’a Tonga reagiva con la meta di Manu al 41′. Di qui alla fine le squadre si rispondevano colpo dopo colpo e, per Brough e compagni, il 24-27 finale certificava 2 punti d’oro ai fini dell’accesso ai quarti di finale, che ora passa per la sfida del 3 novembre ad Halifax contro l’Italia.
Nell’ultima sfida della prima giornata, gli Stati Uniti di coach Terry Matterson piegavano le Isole Cook 32-20. Punteggio giusto ma forse ingeneroso nei confronti degli isolani, a tratti veramente godibili da vedere ma sfortunati nelle scelte decisive.
Il talento del gruppo a stelle e strisce costruiva 6 mete (Faraimo, Petersen, Joseph Paulo, Samoa, Offerdahl e Priestley), bastevoli al successo nonostante il 4 su 8 dello stesso Paulo nelle conversioni. Le Isole Cook, acclamate dal pubblico di casa in quanto alloggiate nei dintorni, si giocheranno tutto già dalla sfida di martedì 5 novembre con Tonga. Un dentro-fuori senza appello.
Oggi 31 ottobre il mondiale osserverà un giorno di riposo, per poi riprendere con Francia-Nuova Zelanda venerdì sera. Previsto il pubblico delle grandi occasioni al Parc des Sports di Avignon. Città che è non solo una vecchia sede papale ma un luogo storico del Rugby à XIII. Contro i Kiwis sarà proibitivo, ma Les Treizistes potranno contare sul sostegno del loro pubblico.
Rugby League World Cup 2013 – 1a giornata
Australia-Inghilterra 28-20
Fiji-Irlanda 32-14
Papua Nuova Guinea-Francua 8-9
Nuova Zelanda-Samoa 42-24
Tonga-Scozia 24-26
Galles-Italia 16-32
Stati Uniti-Isole Cook 32-20
http://www.youtube.com/watch?v=zYsK8MC3JX4