100 volte Tavano. Tutte in azzurro. L’attaccante dell’Empoli, 34 anni, sabato ha festeggiato la centesima rete segnata con la maglia della squadra toscana, contribuendo al successo contro la Juve Stabia. Un legame, quello fra l’Empoli e il fantasista campano, indissolubile. Nonostante Tavano abbia militato in grandi palcoscenici (Valencia, Roma), è in azzurro che ha messo in mostra tutto il suo talento, il suo purissimo estro. Peccato che, per un motivo o per un altro, non abbia mai avuto l’opportunità di esplodere sul serio. L’altro azzurro, quello della Nazionale, l’ha solo assaggiato nel 2006, nel ritiro pre-Mondiale tedesco.
SEMPRE PIU’ AZZURRO – Dopo aver fatto sfracelli nel Rondinella, in C2, passa, a 21 anni, all’Empoli. Qui si apre una vera e propria storia d’amore. Dopo la promozione in A, dove Tavano raccoglie 20 presenze e una rete, ecco l’esordio con l’Inter. Ed è subito spettacolo. Ciccio gol entra a pochi minuti dalla fine e, nonostante la sconfitta per 3-4, mette a segno la sua prima rete nella massima serie. L’anno si concluderà con la salvezza, mentre quello successivo vede l’Empoli sprofondare in B. E’ qui che Tavano, finalmente, dice la sua. In cadetteria prende per mano i toscani e, con 19 reti, li trascina nuovamente in Serie A, pronto a dimostrare tutto il proprio valore. E ci riesce, perché pure in A le reti sono 19. Una più bella dell’altra. I paragoni si sprecano, c’è chi lo definisce il nuovo Baggio, chi lo vuole subito in Nazionale. Lippi lo convoca per il pre-ritiro in vista dei Mondiali, ma alla fine non lo sceglierà. Alla porta dell’Empoli, allora, bussa il Valencia. Sembra l’inizio di una carriera gloriosa: invece, arriveranno solo dolori.
MALEDETTA SPAGNA – In terra spagnola Tavano fallisce clamorosamente. Appena tre presenze, con il tecnico Flores che lo sopporta a stento. E così, a gennaio, finisce alla Roma di Spalletti. Chiuso dai vari Mancini, Totti, Perrotta e Vucinic, vive una sorta di “seconda Valencia”. Per riuscire a tornare quello dell’anno prima, allora, passa al Livorno. Gli amaranto lo eleggono uomo squadra ma, nonostante 10 reti, i toscani retrocedono. Tavano, però, decide di non abbandonare la nave, accettando, nuovamente, l’esperienza della B. Fa bene, perché si laurea capocannoniere e riporta il Livorno in A, grazie anche alla formidabile intesa con Diamanti. Sembra una nuova rinascita, ma Tavano fallisce ancora. Il Livorno retrocede ancora in B e, dopo un’altra stagione in cadetteria, lascia gli amaranto per tornare all’Empoli, per rivivere quella magica esperienza di inizio carriera. Ciccio Gol torna quello di una volta. 20 reti il primo anno, con l’Empoli che si salva ai play-out, e 23 il secondo, con l’incredibile cavalcata dalla zona retrocessione fino alla finale promozione persa, guarda caso, proprio contro il Livorno. Il destino è beffardo, e con Tavano si è divertito davvero tanto. Un calciatore del suo calibro, con un pizzico di fortuna in più, poteva arrivare davvero in alto. Ad Empoli, però, se lo tengono ben stretto: oltre ai 100 gol, chissà che domani non festeggi un’altra promozione…