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Roma, Garcia: “Noi fortunati? No, siamo bravi”

“Siamo alla decima giornata, lo sprint finale è ancora lontano. Abbiamo due obiettivi: fare lo sprint finale con i favoriti con Juventus e Napoli ma anche con Fiorentina e Inter, e mantenere lo scarto con il quarto posto. Se vogliamo tornare in Europa è la cosa più importante”. Rudi Garcia non evita i discorsi riguardo agli obiettivi stagionali: la sua Roma può proseguire fino in fondo con questa marcia, se continuerà a lavorare bene. “Noi fortunati? Quando perdiamo Totti, Gervinho e Maicon non è fortuna, mi sembra. Non so a cosa ci si riferisce, ma la fortuna non arriva da sola. Guardate il gol salvato da Castan, non è fortuna. È voglia, rabbia, cattiveria, è dare tutto. Se non c’è Castan, la salva Benatia. Anche il salvataggio di De Rossi è accaduto perché tutti si aiutano. Se questa è fortuna…. che dire, ok: abbiamo fortuna”.

CONDIZIONE – “Giochiamo meno bene da due partite, contro Napoli e Udinese. Lo abbiamo visto nel primo tempo. Dobbiamo mantenere la tensione alta, dobbiamo pensare a giocare ancora meglio. Ci sono tante cose da migliorare ancora con questa squadra – ha spiegato Garcia – Non dimentico però che i giocatori che entrano lo fanno molto bene, ma anche loro hanno bisogno di giocare gare in fila per avere più ritmo. Abbiamo visto quanto è importante il lavoro di Borriello, deve concentrarsi sul gioco e non sul gol, che arriverà sicuro. Abbiamo visto Ljajic che ha giocato meglio nel secondo tempo dopo l’espulsione, ma ha finito stanco. Lui ha bisogno di giocare, il ritmo non arriva da solo. Giovedì o domenica con più ritmo gara sarà ancora meglio per loro”.

“POSSIAMO MIGLIORARE” – Nel primo tempo a Udine non avevamo un buon equilibrio difensivo, non abbiamo risposto bene. Avevamo sempre tre giocatori dell’Udinese che non difendevano, quindi avevamo bisogno di quattro uomini per difendere. Era quasi un tre contro tre, per questo era pericoloso. Quello che è più importante è che la squadra riflette sul campo e che ha la capacità di ribaltare le cose. Ho visto un primo quarto del nostro secondo tempo di grande qualità, anche quando è uscito Maicon. Il gol non è stato casuale, è stato un gioco manovrato incredibile, con un inserimento di un centrocampista, dopo un passaggio di un tocco tra De Rossi e Bradley, poi sovrapposizione di Ljajic e taglio di Marquinho per aprire lo spazio. Abbiamo attaccato in quattro e abbiamo vinto perché la squadra non solo difende, ma ha fiducia nei compagni e sa di poter segnare in ogni momento. Abbiamo gioco di squadra e talenti per farlo. Questa è una forza, è vero che abbiamo subìto solo un gol ed è vero che per vincere è meglio non prendere gol, ma siamo con l’Inter il miglior attacco e questo non è casuale. Per questo io penso che possiamo ancora migliorare e giocare ancora meglio sul piano collettivo”.

CHIEVO OSTICO – “È facile solo all’apparenza il match col Chievo. I giocatori sanno che è troppo bella la storia adesso per calare sul piano di dare tutto. Hanno una voglia incredibile, lo abbiamo visto domenica scorsa. Non vediamo l’ora di giocare la prossima gara, perché abbiamo ancora fame di vivere le emozioni delle scorse gare. Quando è difficile, come a Udine, è ancora meglio” ha concluso il tecnico giallorosso.