Ci sono quelle giornate in cui ti svegli e dai primi segnali del mattino ti rendi conto che sarà una bella giornata, una di quelle positive. Piccole casualità o piccoli indizi che ti fanno andare avanti con sempre più convinzione. Quei giorni in cui ti senti invincibile, quei giorni giusti per provare le cose più difficili perché sai che ti riuscirebbero.
La cosa ti mette talmente tanto di buon umore e infonde talmente tanta convinzione nei tuoi mezzi che poi, quasi sempre, quei piccoli indizi si trasformano davvero nella tipica “giornata perfetta”.
Che è un po’ quello che sta succedendo alla Roma in questa Serie A. Partita a fari spenti, la squadra di Garcia ha vinto una, due, tre partite. Ha iniziato a crederci, a farsi venire un ottimo umore dopo le contestazioni estive, ad auto-infondersi fiducia e a regalarla a tutto l’ambiente. Ci ha creduto, ci ha provato ed è andata avanti.
Quattro, cinque, sei, sette. Sempre meglio, forma e testa alle stelle. Record su record, vittoria su vittoria. E si sa, vincere aiuta a vincere.
E allora anche otto e nove. 27 punti su 27, 1 solo gol subito e 23 segnati. Piccoli segnali che diventano grandi realtà: la Roma c’è, è forte, infrange tutti i record e la sorte è dalla sua.
E proprio qua chiediamo aiuto a Twitter e a quell’hashtag (il # che determina l’argomento comune dei vari tweet) che recita #lannobono, che mette insieme in due parole molti significati. La Roma è forte, è #lannobono. La Roma è fortunata, è #lannobono. La Juventus perde a Firenze, è #lannobono. De Rossi salva sulla linea, è #lannobono. Segna anche Bradley, è proprio #lannobono.
Anche sul noto social network, tra verità, “gufate” e ironia, sono tutti unanimi: la Roma è quella che si è dimostrata la migliore squadra della Serie A, i suoi record sono impressionanti e la fortuna aiuta chi la cerca. È giusto così. È bello così, che vinca la squadra che si è dimostrata più forte delle altre. Senza possibili recriminazioni.
I tifosi romanisti più scaramantici non vedranno di buon occhio un editoriale del genere, ne siamo certi, ma l’entusiasmo con cui festeggiano dopo le vittorie o con cui vanno ad aspettare la squadra dopo ogni trasferta a Fiumicino è indice di un pensiero che è entrato inconsciamente anche nelle loro teste.
Passata “la prova del nove”, sarà #lannobono?