Rugby League World Cup 2013: l’Australia piega l’Inghilterra, bene l’Italia col Galles
È stato un bel sabato pomeriggio di sport al Millennium Stadium di Cardiff (Galles), dove è iniziata la Rugby League World Cup 2013. La massima competizione internazionale di rugby a 13 ha aperto i battenti con le sfide Inghilterra-Australia e Galles-Italia, vinte rispettivamente da Kangaroos e Azzurri.
Nel primo match, pronostico rispettato ma non senza patemi da un’Australia forte e competitiva in ogni settore del gioco, mentre l’Inghilterra resta a mani vuote ma acquista consapevolezza nei propri mezzi. Dopo il tonfo nell’amichevole di Salford contro l’Italia, i Lions erano chiamati e dare segnali di vita e la sfida con gli eterni rivali, nonostante l’epilogo, dice alla platea degli appassionati che l’Inghilterra c’è, è forte ed è pronta a dire la sua.
In cronaca, solo panchina per Widdop, con Sinfield schierato n. 7 e chiamato alla prova della verità nel kicking game. L’asso di Leeds, se è vero che difensivamente a sul piano atletico paga dazio contro gli australiani, gestisce bene i possessi e smista le operazioni. Che passano attraverso la forza e la creatività dei fratelli Burgess e di Tomkins: l’inizio è scoppiettante e il break dice 10-0.
Non si scompone l’Australia, che come un diesel ci mette un po’ ma poi è inossidabile: giocatori così puniscono il minimo errore e per l’Inghilterra sono dolori. Thurston segna al 26′ e sminuisce lo sforzo iniziale dei Lions, anche perché 10′ è letale Bird, stella dei old Coast Titans e di New South Wales. La partita pian piano si mette bene per i 9 volte campioni iridati, con l’Inghilterra che crolla fisicamente. E mentalmente, perché Slater (poco dopo un salvataggio miracoloso da 40-20 tentato da Sinfield) è cinico a marcare a tempo quasi scaduto la meta che spezza le gambe l’avversario, e manda i Kangaroos avanti all’intervallo.
Dagli spogliatoi il XIII di McNamara esce però rivitalizzato e pronto sul pezzo e, nonostante tutto, la partita resta aperta. Certo Morris segna al 44′ ma la mancata conversione di Thurston tiene in piedi gli inglesi, a segno con Burgess al 50′. Da lì in poi i leoni concedono penalità e pagano lo sforzo del rientro e Boyd praticamente chiude i conti al 71′. C’è spazio per l’exploit di Charnley a 4′ dalla fine ma Sinfield manca la conversione e chiude di fatto la strada del pareggio, consegnando all’Australia i primi punti nella classifica del gruppo A.
La sensazione è che i Kangaroos fossero lontani dalla forma migliore, conditio sine qua non perché di fatto si possa anche solo pensare di batterli. In attacco Smith e soci fanno però paura e puniscono al minimo errore, ma l’Inghilterra è sembrata poter competere. Una gran notizia per i tifosi di casa e per la platea tutta della Coppa del Mondo: Kiwis avvisati, la strada per la finale è tutto tranne che facile.
Nell’altro match della giornata inaugurale, l’Italia di Carlo Napolitano sconfigge il Galles con punteggio di 16-32. Gara più equilibrata di quanto non possa dire il punteggio, perché al 40′ il tabellone di Cardiff dice 12-14 e i Dragons si confermano un osso duro salvo cedere nel finale.
A Kopczak e compagni è mancata un po’ di creatività, con gli azzurri trascinati dalle giocate di Guerra e Tedesco, protagonisti sino in fondo.
Due le gare in programma oggi (sabato): Papua Nuova Guinea-Francia alle 17 e Nuova Zelanda-Samoa alle 19. Bentornato in Europa, Sonny Bill.