Teibou Koura é un ragazzo togolese che gioca in terza categoria. Certo, non parliamo della Premier League o della nostra Serie A, ma la tensione può affiorare anche al livello più basso del calcio dilettantistico. Teibou non ha reagito bene quando un avversario, due settimane fa, gli ha detto (riportiamo testualmente come riportato sul sito di Repubblica): “Stai zitto, negro!”.
Teibou gli ha tirato uno spintone e l’arbitro l’ha espulso; regolamento alla mano, utilizzando forse poco buon senso.
Per protestare, o forse semplicemente per stare vicini al compagno, i colleghi dell’africano si sono dipinti il volto di nero e sono scesi in campo in quel modo nella partita successiva al fatto descritto in precedenza, Rioveggio-Casalecchio nella terza categoria bolognese.
All’iniziativa non è rimasta indifferente anche la stampa internazionale. Il Telegraph, per esempio, ha dedicato un articolo al fatto, portando il piccolo grande caso di Teibou all’attenzione del pubblico inglese. Pur non essendo la prima iniziativa di questo tipo nella storia recente dello sport italiano, ora l’attenzione sul razzismo è molto più alta, e si spera che anche queste piccole cose, aumentando la consapevolezza del pubblico, possano portare ad un miglioramento della situazione.