Juventus in crisi? Sì, ma solo di risultati

Battuta dagli episodi. L’ha detto Conte, lo ripetiamo noi: la Juventus ha disputato un’ottima partita al Santiago Bernabeu, seppur con qualche errore individuale di troppo. Caceres che tarda a salire e lascia Ronaldo in posizione irregolare, Tevez non proprio perfetto nei movimenti offensivi e, inoltre, un brutto errore di Chiellini che regala al numero 9 madrileno il calcio di rigore che, a posteriori, possiamo dire abbia deciso la partita. Il Real Madrid non ha assolutamente impressionato, dimostrando soltanto di avere ottimi palleggiatori a centrocampo, non così eccellenti però quando si tratta di spezzare il gioco avversario. Le squadre si sono allungate, e la grande fisicità di Vidal e Pogba ha avuto la meglio, con il Real Madrid che in superiorità numerica a tratti è stato costretto a spazzare senza avere l’opportunità di ripartire.

Molto bene anche Caceres sulla destra, che al di là dell’errore iniziale ha poi pennellato il cross per Pogba, sulla cui ribattuta Llorente ha segnato il gol del pareggio bianconero. Non si può dire lo stesso di Ogbonna, purtroppo, che sulla sinistra ha sofferto Di Maria costringendo Chiellini agli straordinari: forse anche per questo motivo il difensore della Nazionale ha commesso quell’ingenuità, facendosi poi anche espellere nella ripresa (in circostanze ignote a chiunque tranne che all’arbitro Grafe).
Mi è piaciuta, inoltre, la partita di Llorente: sacrificato al momento dell’espulsione, sino ad allora aveva fatto salire la squadra, favorendo gli inserimenti di Marchisio e Tevez. E poi, oltre a tutto questo, anche il gol da vero rapace d’area di rigore. Quello che alla Juventus servirà sicuramente in campionato, per inseguire una Roma che, dopo stasera, appare quanto mai lontana: non tanto per i cinque punti di distanza, ma perché i giallorossi sono una squadra in fiducia, mentre i bianconeri no.

Conte ha provato a scuotere i suoi ragazzi cambiando il modulo: via le certezze Lichtsteiner e Asamoah, ossia quegli esterni che nelle scorse due stagioni martellavano continuamente i rispettivi avversari. Marchisio nel tridente offensivo però, non ha convinto molto: al suo posto avrebbe giocato Quagliarella se fosse stato disponibile, ma l’attaccante eroe contro il Galatasaray ha dovuto dare forfait per un infortunio; però se nemmeno in questi casi viene data fiducia a Giovinco, è normale che poi anche la formica atomica stessa si disinneschi praticamente da sola (ma non ditelo ai tifosi del Milan).

Infine due parole su questo Real Madrid: Ancelotti avrà molto da lavorare, e visto il potenziale a disposizione direi che è il sogno di ogni allenatore. Avere tante scelte importanti, con varianti tattiche multiple in grado di sorprendere l’avversario anche a partita in corso. Però così non va bene, perché di sorprendente stasera c’è stata soltanto la prevedibilità della manovra offensiva madrilena, che vive di lampi generati da Cristiano Ronaldo. Gli stessi lampi (e tuoni) che da stasera, probabilmente, turberanno la quiete nello spogliatoio bianconero, alla prima vera difficoltà dell’era Conte.

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Alessandro Lelli