Dieci giornate, praticamente un quarto di campionato. Dare giudizi affrettati già ora, in un torneo impronosticabile come la Serie B, sarebbe controproducente e inopportuno. Però, in questo avvio di stagione, sono parecchi gli spunti su cui riflettere. Intanto, la B 2013/2014 doveva essere quella delle “ammazza campionato”. Invece le candidate per la promozione sono quelle, almeno sulla carta, meno previste ad inizio campionato. Cominciamo dall’entusiasmante Lanciano di Baroni. I frentani sono una meraviglia, c’è poco da dire. Alla seconda apparizione assoluta in B, sono primi, imbattuti e con la miglior difesa. Mica male. Thiam, Falcinelli, Mammarella, Sepe, Minotti… la squadra gira alla perfezione e, per ora, schianta gli avversari senza problemi. Dietro di loro, Cesena ed Empoli. Gli azzurri, dopo la storica cavalcata di un anno fa, si sono riconfermati (forse gli unici a rispettare i pronostici) grazie al duo Tavano-Maccarone, che con la cadetteria ha poco da spartire. Ma anche grazie a un Pucciarelli, classe 1991, che, imparando dai maestri, si sta mettendo in luce nel migliore dei modi. I romagnoli, d’altro canto, sono orchestrati da un motivatore eccelso come Bisoli: il tecnico di Porretta ha trovato la formula giusta in un gruppo di giocatori esperti (Campagnolo, Volta, De Feudis, Coppola, Cascione, Succi) e nuove leve (Krajnc, Tabanelli, D’Alessandro, Garritano, Defrel). E dire che a inizio stagione erano snobbati dai più.
Subito dietro, l’Avellino di Rastelli e il Palermo. Due opposti: i campani, neopromossi, hanno stupito tutti e viaggiano ad alti livelli grazie, soprattutto, al fortino eretto al Partenio; i rosanero non si sono svegliati subito, ma nelle ultime giornate hanno trovato quella quadratura di cui avevano bisogno, visto che con Gattuso facevano acqua da tutte le parti, mentre con Iachini (e chissà che Zamparini non ci abbia visto giusto per una volta…) volano. Sotto i siciliani troviamo Crotone, Modena, Varese e Spezia. I calabresi, nonostante la sconfitta con il Lanciano, sono un’altra bella sorpresa. Drago in panchina è un… drago, ed è riuscito nuovamente ad amalgamare alla grande i ragazzi che la società gli ha messo a disposizione. Nel Modena è esploso Babacar: il senegalese, di proprietà della Fiorentina, sta facendo cose pazzesche e, se gli emiliani troveranno continuità anche in trasferta, può candidarsi al titolo di capocannoniere. Così come Pavoletti, salvagente di un Varese che senza di lui potrebbe anche affondare.
Perché, come detto, sono le sorprese a farla da padrone quest’anno. E così ti ritrovi Pescara, Padova, Ternana, Novara e Reggina in fondo alla classifica, loro che dovevano dominare le zone alte del campionato. Trapani, Latina e Siena (dato per spacciato in estate e che senza penalizzazione sarebbe vicino ai play-off), invece, stanno strappando sorrisi, e non ci sarebbe da stupirsi se fra qualche giornata possano spiccare il volo. Le incognite, dunque, sono ancora tante. Una cosa è certa però: se l’anno scorso le big Sassuolo, Verona e Livorno hanno monopolizzato la cadetteria, quest’anno scordatevi fughe isolate; con i nuovi play-off allargati e così tanto equilibrio, ci sarà da divertirsi fino alla fine. Questa è la Serie B.