Un super Rossi nella fanta rimonta della Fiorentina sulla Juventus, tradita da Buffon. Nell’altro big match la Roma stende il Napoli grazie a Pjanic e concretizza un’inimmaginabile fuga a inizio campionato. Gilardino fa felice Gasperini al suo ritorno a Marassi
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Giuseppe Rossi: una giornata così lui e a Fiorentina non se la scorderanno mai. Dei quattro gol in 15 minuti che ribaltano lo 0-2 iniziale dei bianconeri tre portano la firma di Pepito. Sempre più l’uomo faro dei viola con otto gol in altrettante partite. Mostruoso.
Miralem Pjanic: punizione magistrale e rigore ineccepibile. Due suoi colpi di pennello affondano il Napoli e inducono la Roma giallorossa a pensare sempre più in grande. Dopo un inizio del genere non potrebbe essere altrimenti.
Alberto Gilardino: se è buona la prima di Gasperini a Marassi, lo deve unicamente al bomber di Biella, che realizza una pesantissima doppietta nello scontro salvezza col Chievo. Sale in cielo come solo lui sa fare per l’incornata dell’1-0, mentre il gol del definitivo 2-1 non è altro che un colpo di fortuna. Ma a volte per segnare serve anche quella.
FLOP
Paolo Cannavaro: vedendo la sua prestazione all’Olimpico con la Roma si capisce perché Benitez gli preferisce Britos. Commette i due falli da cui nascono i piazzati che condannano il Napoli, in entrambi i casi riceve il giallo e finisce sotto la doccia anticipatamente. Peggio di così.
Gianluigi Buffon: è inutile nasconderci, non è più la saracinesca di una volta. Qualche anno fa non avrebbe mai preso un gol come quello del momentaneo 2-2 di Rossi. Un errore gravissimo, che ha cambiato completamente la storia di una partita che la Juve stava controllando senza eccessivi affanni e che si è trasformata in una vera e propria debacle per lui e per i suoi compagni.
Nicola Legrottaglie: non dategli da marcare Ibarbo, altrimenti va in tilt. Il colombiano gli sguscia via in occasione del pari momentaneo, poi lo abbatte da ultimo uomo: rigore (molto dubbio, perché il fallo pare essere iniziato fuori area) ed espulsione. Tutto in 40 minuti. Da incubo.