Russia, 13/a giornata: Spartak corsaro a Makhachkala, decide Movsysyan
Dopo un solo punto in due partite lo Spartak ritrova il successo in una sfida molto più complicata di quanto ci si potesse aspettare, diventando così il primo vero avversario dello Zenit nella corsa al titolo.
Quindici partite ufficiale, zero vittorie. Nemmeno una grande prestazione basta all’Anzhi per portare a casa il primo successo stagionale, anzi, con lo Spartak Mosca la beffa è totale: una sconfitta immeritata per quanto visto sul campo. Gode Karpin, che aveva soltanto da perdere in casa del fanalino di coda, ma riesce a interrompere sul nascere la miccia di un’ eventuale crisi grazie al solito Movsysyan. Il biondo allenatore, infatti, a fine gara si mostrerà molto pragmatico, contestando la prestazione dei suoi e gioendo unicamente per il fieno portato in cascina.
L’Anzhi appare molto determinato sin dalle prime battute. Gli uomini di Gadzhiev vogliono provare in tutti i modi a salvarsi e annullano, di fatto, il distacco presente con lo Spartak in classifica. Dopo soltanto 180 secondi di gioco i padroni di casa potrebbero già portarsi in vantaggio, ma Traorè non riesce ad approfittare di un liscio clamoroso di Pesjakov. Portiere molto contestato il giovane russo, ma che può vantare, con la sfida di oggi, di essere il portiere che ha chiuso più gare con la porta inviolata (ben 6). Peccato che poi nelle altre sette ne abbia presi ben 13.
La provinciale attacca e crea, la grande squadra si dimostra cinica e segna un gol fortunoso. E’ un teorema veritiero che non ha nazione, e che pure in Daghestan si verifica: alla prima vera offensiva dei moscoviti, infatti, i padroni di casa vengono giustiziati dal morso letale di Movsysyan, attaccante straordinario per intelligenza tattica e fiuto del gol, abile a sfruttare un rimpallo a pochi passi dalla porta difesa da Kerzhakov.
Una vera beffa per l’Anzhi, che però non si perde d’animo e sputa sangue sull’erba del recente impianto di Kaspijsk: dopo l’intervallo gli uomini di Gadzhiev tornano sul campo con tanta buona volontà, e schiacciano gli ospiti nella loro metà campo. La già traballante difesa biancorossa è costretta a contenere a stento gli attacchi dell’Anzhi che ha l’occasione più clamorosa con Akhmedov, il quale fallisce incredibilmente a porta vuota ben servito da un’instancabile Eschenko. Qualche minuto prima Traorè aveva provato a guadagnarsi un calcio di rigore ma il direttore di gara non si era fatto abbindolare.
Lo Spartak cerca di farsi vedere in contropiede con Jurado, che a una ventina di minuti dal termine rischia di chiuderla, ma la sua rovesciata si stampa sulla traversa. E’ l’ultima vera azione dello Spartak, che preferisce coprirsi ed evitare di essere ripreso. Nel recupero c’è l’ultima incredibile chance per l’Anzhi: Akhmedov calcia una punizione non irrepreensibile ma Pesjakov si fa sfuggire il pallone dalle mani, recuperandolo proprio pochi centimetri che questi varchi la linea di porta. Un errore simile a quello di Soslan Djanaev sul campo del Krylya Sovetov che costò nel 2009 il titolo allo Spartak; guarda caso da allora il portiere ceceno si è visto sempre meno nel massimo campionato russo (anche se, bisogna dire, su di lui pesavano anche altri errori, come la sconcertante papera che decise il derby sentissimo col CSKA qualche mese dopo).
“Peggior prestazione stagionale, ma abbiamo portato a casa i tre punti”. Questo in sostanza il pensiero di Karpin e di qualsiasi tifoso dello Spartak. Molto meno pragmatico e, probabilmente, più volgare, il commento di Gadzhiev, che stavolta davvero non meritava di uscire a mani vuote.
ANZHI-SPARTAK MOSCA 0-1 (0-1)
Anzhi (5-3-2): Kerzhakov, Agalarov (88′ Sobolev), Angbwa, Gadzhibekov, Grigalava, Eschenko, Akhmedov, Gatagov (59′ Solomatin), Jusilei, Burmistrov, Traorè (69′ Abdulavov).
A disp.: Dzhenetov, Pomazan, Adeleje, Demidov, Tagirbekov, Razak, Mukhammad, Serderov.
All.: Gadzhiev.
Spartak Mosca (4-5-1): Pesjakov, Parshivlyuk, Makeev, Insaurralde, K. Kombarov, Glushakov, Tino Costa, Jurado (90′ Ozbiliz), Kallstrom (65′ Carioca), McGeady, Movsysyan (69′ Barrios).
A disp.: Rebrov, Sukhy, Yakovlev, Woris.
All.: Karpin.
Arbitro: Sergey Ivanov (Rostov)
Marcatori: 27′ Movsysyan
Note – Ammoniti: Traorè, Burmistrov, Abdulavov (A), Parshivlyuk, K. Kombarov, Carioca (S)