Home » Giro dell’Emilia 2013: è ancora Ulissi

Il finale della stagione ciclistica italiana 2013 ha un solo e autentico protagonista: Diego Ulissi. L’atleta della Lampre-Merida ha vinto la 96esima edizione del Giro dell’Emilia, con partenza da Modena e arrivo a Bologna, sulla salita di San Luca, dopo 200 chilometri di gara. Ulissi mette a segno la terza vittoria (la sesta in questo 2013, la dodicesima in carriera) nel giro di dieci giorni, dopo la Milano-Torino conquistata il 2 ottobre e la Coppa Sabatini, messa nel carniere giovedì scorso. Il 24enne di Cecina ha preceduto il danese Chris Sørensen (Saxo-Tinkoff) e un sorprendente Davide Villella, fresco neoprofessionista della Cannondale. 

La corsa è vissuta sulla fuga di dodici elementi, che ha avuto origine sul GPM del Valico di Santa Lucia, a 105 chilometri dal traguardo. L’azione è composta da tre atleti della Saxo-Tinkoff, il danese Nicki Sørensen, il portoghese Sergio Paulinho e il polacco Pawel Poljanski, tre corridori della Androni Giocattoli, gli italiani Antonio Parrinello e Patrick Facchini e il colombiano Miguel Angel Rubiano Chavez, il russo Alexander Rybakov (Rusvelo), il francese Hubert Dupont (Ag2R – La Mondiale), il polacco Adrian Honkisz (CCC Polsat) e gli italiani Manuele Mori (Lampre-Merida), Angelo Pagani (Bardiani-CSF) e Fabio Taborre (Vini Fantini – Selle Italia). Mano a mano che si susseguono i passaggi sul San Luca, il numero degli attaccanti si riduce. I fuggitivi diventano sette dopo la prima ascesa sulla collina bolognese, per poi ridursi a uno al secondo passaggio. L'”irriducibile” è Antonio Parrinello. Il portacolori della Androni Giocattoli viene ripreso proprio in prossimità del secondo transito sul traguardo. A questo punto, ci provano Emanuele Sella, compagno di squadra di Parrinello e il croato Kristijan Durasek (Lampre-Merida). I due vengono ripresi proprio quando suona la campanella dell’ultimo giro. Sono in tredici a giocarsi il successo finale. Sull’ultimo passaggio sul San Luca, il primo a muovere le acque è Davide Villella. Lo stagista della Cannondale viene ripreso dal duo della Bardiani-CSF formato da Bongiorno e Zardini, da Ulissi e poi successivamente da Sørensen e Pellizotti (Androni-Giocattoli). Il portacolori della Lampre-Merida piazza lo scatto decisivo a 500 metri dal traguardo, divenendo irraggiungibile per gli avversari. Sørensen si aggiudica la volata per il secondo posto davanti a Villella.