Non sarà una sfida tra superpotenze calcistiche, ma Danimarca-Italia riporta alla mente degli importanti crocevia in ambito europeo dal sapore agrodolce, soprattutto per gli italiani. Padroni di casa reduci da due vittorie consecutive, in Armenia e a Malta. Un solo punto separa i biancorossi di Morten Olsen dalla Bulgaria e faranno di tutto per conquistare il secondo posto nel girone, utile per un piazzamento ai play-off. Il tutto sperando di sfruttare il fattore campo, tanto inviso agli juventini in questi due anni (visti i deludenti pareggi in terra danese con Nordsjelland e Copenhagen). Altro umore in casa azzurra: con la qualificazione già in tasca (ottenuta con le due vittorie su Bulgaria e Repubblica Ceca), le ultime due sfide del raggruppamento B saranno utili a Cesare Prandelli per testare qualche uomo nuovo e scegliere uno schieramento definitivo per Brasile 2014.
I PRECEDENTI – Le due Nazionali si sono affrontate 7 volte e il bilancio è favorevole agli azzurri: 4 vittorie per l’Italia, un pari e 2 vittorie degli scandinavi (totale gol: 12 a 8 per l’Italia). Proprio quell’unico pareggio è la partita meno amata dai tifosi del Bel Paese: ricorderete tutti lo 0-0 agli Europei del 2004 in Portogallo, con la lite (per così dire) tra Totti e Poulsen, e il successivo “biscotto” tra i danesi (guidati già in quella occasione da Olsen) e la Svezia di Ibrahimović, un 2-2 che eliminò clamorosamente (e giustamente) l’Italia per differenza reti (con le tre squadre che terminarono il girone a quota 5). Il primo confronto è del 1980, qualificazioni per Spagna ’82 e doppietta di Graziani a sancire il 2-0 finale; la partita di ritorno, a Copenhagen, 3-1 per i danesi. La seconda sfida è nell’88, agli Europei di Germania, un altro 2-0 per gli azzurri che garantì il passaggio del girone (Italia poi eliminata in semifinale dall’URSS). In mezzo ai precedenti citati si è avuto il doppio confronto nelle qualificazioni per l’Europeo del 2000, con entrambe le partite vinte dalla squadra ospite: 1-2 in Danimarca e 2-3 in Italia. L’ultima sfida è, ovviamente, la gara di andata giocata al Meazza e terminata 3-1 per i padroni di casa.
LE STATISTICHE – Il tecnico Olsen, oltre che da allenatore, ha affrontato l’Italia da giocatore nell’88: ma il mastino di Vordingborg non riuscì a evitare le reti di Altobelli e de Agostini, entrambi subentrati pochi minuti prima dei rispettivi gol; il difensore era presente anche nella doppia sfida ’80/81. Delle 20 reti segnate nelle sfide tra Danimarca e Italia, ben 17 hanno padri diversi: solo Ciccio Graziani ha realizzato una doppietta e si è anche ripetuto in un’altra sfida. Gli unici passi falsi dell’Italia nel cammino verso Brasile 2014 sono stati i due pareggi con Bulgaria e Repubblica Ceca, arrivati entrambi in trasferta; al tempo stesso il cammino danese davanti al proprio pubblico non è stato esaltante: in casa sono arrivati solo 2 dei 12 punti fin qui conquistati, addirittura battuta in casa per 4-0 dalla modesta Armenia. In virtù di questa débacle sportiva, la differenza reti dei biancorossi è negativa: 9 gol fatti e 10 subiti in questa fase di qualificazioni. Decisamente meglio gli azzurri: miglior attacco e miglior difesa del raggruppamento, con 15 reti fatte e 5 subite, e Balotelli capocannoniere (5 gol). Stranamente il bomber della Danimarca è un difensore, il capitano Daniel Agger: il centrale del Liverpool è l’unico biancorosso ad aver realizzato due gol.
Il pronostico dice “2” (pagato 2.89 volte), ma gli esperimenti di Prandelli e la fame dei danesi potrebbero regalare qualche scherzetto agli scommettitori: una doppia chance è sicuramente più prudente (“X2″ a 1.55), mentre è allettante (2.15) l'”Over 2,5”.