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Russia, 12/a giornata: continua la corsa del Krasnodar, espugnata Ekaterinenburg

L’anno scorso il Kuban, quest’anno il Krasnodar. La città del sud della Russia, una delle più importanti piazze calcistiche del paese, potrebbe avere ancora l’Europa, ma stavolta grazie alla squadra del presidente Galitskyj.

Continua la corsa del Krasnodar, che nell’anticipo del sabato trova tre punti pesanti sul campo dell’Ural. Gli uomini guidati da Kononov hanno totalizzato ben 16 punti nelle ultime 7 gare, agguantando così la quinta piazza in solitaria: se qualcuno temeva che l’addio di Muslin potesse essere un ribaltone negativo per i “Tori”, il campo ha dato un verdetto opposto. La qualità, d’altronde, a questa squadra non è mai mancata e gli arrivi di giocatori come Mamaev e Ari le hanno permesso di fare un salto non da poco: a Ekaterinenburg, ad esempio, Kononov si è preso il lusso di tenere in panchina un forte attaccante come Wanderson, che in passato aveva trascinato da solo il reparto offensivo. L’Ural invece continua a faticare, soprattutto in casa: un controsenso, con il pubblico caldo che si ritrova, ma dei sette punti totalizzati in campionato soltanto due sono arrivati tra le mura amiche. Gli uomini di Vasilenko pagano cara la scarsa vena offensiva, che dipende unicamente dalle realizzazioni di Gogniev.

Dopo un primo tempo scarno d’emozioni il Krasnodar trova il vantaggio in apertura di ripresa. A metterlo a segno è Joazinho, uno degli uomini più talentuosi degli ospiti, paradossalmente con un colpo di testa, non la specialità della casa per un giocatore sì tecnico ma non altissimo. Joazinho è però molto bravo nella torsione e gira in rete un cross dalla fascia destra. L’Ural accusa il colpo, fatica a mettere in difficoltà un Krasnodar rivitalizzato dall’aver sbloccato la partita ed è costretto a capitolare un’altra volta. Sulla punizione di Pereyra è però madornale l’errore di Solosin, il quale liscia completamente una facile presa. E pensare che proprio l’estremo difensore dell’Ural aveva salvato i suoi lunedì scorso, parando un rigore a Dzyuba nel finale di gara col Rostov.

Tre punti importanti per gli ospiti, quindi, che possono guardare al futuro con fiducia. In casa Ural, con le rinascite di Tom Tomsk e Terek, bisognerà lavorare sodo per provare quantomento a raggiungere i play out.

URAL EKATERINENBURG-FK KRASNODAR 0-2 (0-0)
Ural (3-6-1): Solosin, Dantsev (71′ Tamuz), Ottesen, Belozerov, Novikov, Shanitsyn, Berkhamov, Gorbanets (57′ Sarkisov), Erokhin (67′ Kirillov), Gogniev A disp.: Timofeev, Arapov, Vjestica, Dorozhinskij, Acevedo, Lungu. All.: Vasilenko
Krasnodar (4-5-1) Fil’tsov, Tubic, Martinovich, Endzheichik, Kaleshin, Abreu, Gazinskij (37′ Shipitsyn), Pereyra, Joazinho, Mamaev (82′ Petrov), Ari (75′ Wanderson) . A disp.:Sinitsyn, Markov, Andjelkovic, Nakhushev, Pizzelli, Isael, Laborde, Gou, Bolov. All.: Kononov.
Arbitro: Maksim Layushkin (Mosca)
Marcatori: 51′ Joazinho, 64′ Pereyra
Note: ammoniti:  Novikov, Gogniev, Erokhin, Berkhamov, Belozerov (U), Martinovich (K); espulsi: –