Milano-Torino 2013: super Ulissi nella corsa del “MiTo”

E’ la corsa del “Mito” per antonomasia. Basta pensare alle sigle automobilistiche con cui Milano e Torino sono universalmente riconosciute che si capisce immediatamente come la Milano-Torino, giunta quest’anno alla sua novantaquattresima edizione, merita di fregiarsi di tale appellativo. E’, neanche a farlo apposta, il vincitore di quest’anno possiede nel cognome una fortissima assonanza con l’epica. E’ stato Diego Ulissi, infatti, il primo a tagliare il traguardo della storica classica italiana sulla collina di Superga (altro luogo che richiama un “mito” sportivo come il Grande Torino) dopo 193,5 chilometri di gara. Il corridore della Lampre-Merida ha preceduto il danese Rafal Majka (Saxo-Tinkoff) e lo spagnolo Daniel Moreno (Team Katusha). Quarto posto per un pimpante Domenico Pozzovivo (Ag2R – La Mondiale) che probabilmente, dato lo stato di forma, poteva essere molto utile per la causa dell’Italia domenica scorsa al Mondiale di Firenze. Dietro al lucano, si sono piazzati gli spagnoli Alberto Contador (Saxo-Tinkoff), vincitore della scorsa edizione della corsa, e Alejandro Valverde (Movistar), il “grande accusato” dopo la corsa iridata di domenica. La “top ten” è completata da due atleti della Vini Fantini, Mauro Finetto (settimo) e Matteo Rabottini (nono), dal francese della Europcar Thomas Voeckler (ottavo) e da Franco Pellizotti (Androni Giocattoli), che ha concluso al decimo posto.

La corsa è vissuta sulla fuga di due corridori, il sudafricano Jay Robert Thomson (MTN-Qhubeka) e il tedesco Björn Thurau (Europcar), figlio di quel Dietrich che ha rivaleggiato con i nostri Moser e Saronni negli anni ottanta. I due, che hanno acquisito un massimo vantaggio di 7’40”, sono stati ripresi a 20 km dal traguardo. Sulla salita finale che ha condotto il plotone al traguardo di Superga, sono stati Majka, Pellizotti e Pozzovivo a menare le danze. Ma, mentre il friulano della Androni era costretto a mollare, Majka e Pozzovivo proseguivano nella loro azione, venendo raggiunti prima da Ulissi sotto l’arco dell’ultimo chilometro e poi dal trio iberico formato da Contador, Valverde e Moreno. Quest’ultimo tentava l’azione in contropiede, ma veniva stoppato da Ulissi che prima lo raggiungeva e poi lo staccava per andare a vincere e a conquistare la sua quarta vittoria stagionale, l’undicesima in carriera. Moreno perdeva poi anche il secondo gradino del podio, andato a Majka.

Il calendario internazionale prevede ora una “classica monumento“. Domenica infatti si corre il Giro di Lombardia. E sarà sicuramente grande spettacolo.