Home » Il Punto sulla Serie A: sesta giornata

La Roma non conosce sosta: sei partite, sei vittorie. Con il Bologna all’Olimpico stravince 5-0 e avverte Juventus, Napoli e Inter: per il campionato i giallorossi ci sono eccome.

LOTTA SCUDETTO: Snoccioliamo un po’ di numeri della Roma di Garcia: sei partite, 18 punti e +16 in differenza reti. Solo il Milan 1950/1951 ha iniziato meglio nella storia della Serie A: sei vittorie, 18 punti e +18 in differenza reti. Impressionante, non ci sono altre parole. Specie per una squadra che, di fatto, gioca senza punte di ruolo visto che il tridente titolare è composto da Florenzi, Totti e Gervinho, rinato sotto la guida del tecnico francese.
Il Napoli, dopo il piccolo passo falso contro il Sassuolo, si riprende e serve il 2 a 0 a domicilio al Genoa, grazie alla doppietta di Pandev che fa tenere agli uomini di Benìtez, seppur a distanza, il passo della capolista. Gli azzurri, probabilmente, sono gli unici che sono sembrati essere al livello della Roma, al momento.
La Juventus, infatti, continua a vincere ma continua a farlo con fatica. Anche nel derby contro il Torino la squadra di Conte fatica e vince solamente grazie al gol di Pogba, viziato da un’iniziale fuorigioco di Tévez. La sensazione è che siano le gambe a girare poco e non la testa a essere “sazia” di vittorie, però la Roma e il Napoli finora hanno convinto sicuramente di più.

ZONA EUROPA: L’Inter, nonostante un grande turnover fatto da Mazzarri, convince sul piano del gioco ma impatta sul pareggio a Trieste contro il Cagliari e perde terreno dalle prime tre. Icardi entra dalla panchina e sembra sbloccare in maniera definitiva la partita a vantaggio dei nerazzurri, ma Nainggolan trova un pareggio insperato per i sardi a sette minuti dalla fine. Piccolo stop che non intacca tutte le belle parole spese per il lavoro svolto dal tecnico toscano, che però, va detto, ha un undici di base meno forte rispetto alle altre.
Perdono terreno anche Fiorentina e Lazio, che pareggiano a loro volta contro Parma e Sassuolo, entrambe per 2-2. Più grave il mezzo passo falso dei biancocelesti, andati addirittura sul doppio vantaggio prima di farsi raggiungere da Floro Flores a venti minuti dalla fine. La Fiorentina, invece, continua la serie sfortunata con gli infortuni: dopo Cuadrado e Gómez, anche Pepito Rossi deve fermarsi ai box, anche se il suo infortunio sembra meno grave dei precedenti. Gli esami strumentali di domani ci diranno di più. Per la partita, invece, la sfortuna è stata prendere un gol dall’ex Gobbi proprio al minuto 90, che condanna i viola a non poter accorciare le distanze dall’Inter.
Il Milan di Allegri, infine, grazie all’insospettabile Birsa trova i tre punti contro la Sampdoria, al termine di una partita non bella ma combattuta, in cui i rossoneri hanno fatto poco per vincere meritando comunque la vittoria rispetto ai blucerchiati, che restano in una bruttissima situazione di classifica.

LOTTA SALVEZZA: E venendo alla lotta per la salvezza, infatti, non si può non soffermarci sulla Sampdoria, che, se possibile, è messa peggio del Sassuolo nonostante lo stesso numero di punti in classifica. I neroverdi di Di Francesco pareggiano contro la Lazio dopo aver fermato il Napoli e il loro morale sale di molti punti dopo lo 0-7 subito contro l’Inter. Gli uomini di Delio Rossi, invece, manifestano un gioco e una fase offensiva preoccupante, a cui non basta la buona vena di Gabbiadini. Urge invertire la rotta prima di eventuali decisioni societarie.
Decisioni societarie che, invece, sono arrivate al Genoa, dove Preziosi ha esonerato Liverani dopo averlo più volte confermato. Al suo posto un incredibile ritorno: Gasperini.
In zona rischiosa anche il Bologna, che dopo la bella prova contro il Milan subisce la manita dalla Roma e resta a quota tre punti. Un punto più su il Chievo di Sannino e il Catania di Maran, che trova la prima vittoria in campionato proprio ai danni dei clivensi. La lotta per il titolo è viva, ma quella per salvarsi lo è di più.

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