Mondiali di ciclismo 2013: Mohorič, che fenomeno
Matej Mohorič. Appassionati di ciclismo e dello sport in generale, segnatevi questo nome perché c’è la seria possibilità che nei prossimi anni ne sentiremo parlare, eccome. Questo giovane sloveno, classe 1994, ha vinto alla grande la prova in linea Under 23 dei Campionati del Mondo di ciclismo su strada 2013, con partenza da Montecatini Terme e arrivo a Firenze per 184,5 chilometri. Un titolo storico perché Mohorič ha bissato il titolo iridato conseguito lo scorso anno a Valkenburg nella categoria juniores, un evento che non ha precedenti. E resterà l’unico titolo iridato Under 23 nella bacheca dello sloveno, in quanto Mohorič passerà professionista nella prossima stagione con la Cannondale. Sul podio con lo sloveno, salgono il sudafricano Meintjes (argento) e il norvegese Ergen (bronzo).
La corsa è vissuta sulla fuga composta da sei atleti: il lettone Flaksis, il bielorusso Shimov, lo sloveno Bostner, l’eritreo Teshame Hagos, il rumeno Sipos e l’estone Raim. L’azione è stata sempre controllata agevolmente dal plotone e gli elementi che la componevano si riducevano di numero lungo la prova. La fuga si esaurisce sul terzultimo passaggio su Fiesole per opera dei francesi Gougeard e Chevrier, che, assieme allo statunitense Brown e all’eritreo Teshame Hagos, unico sopravvissuto dell’azione iniziale, operano un nuovo tentativo, che però viene stoppato dal gruppo sull’erta di Via Salviati. Lungo la discesa si sviluppa una nuova azione di quattro elementi: due dei favoriti della vigilia come l’olandese Van Baarle e il tedesco Sutterlin e due buoni corridori come il francese Dasserville e lo svedese Ludvigsson. Quest’ultimo si stacca su Fiesole e viene “sostituito” dal francese Alaphilippe, uomo di punta della nazionale transalpina, che, sfruttando le sue eccezionali doti in discesa, riaggancia i tre fuggitivi. Un’azione importante che costringe l’Italia a muoversi in prima fila in testa al gruppo a inseguire. Allo squillare della campanella che indica l’inizia dell’ultimo giro, sono due gli uomini al comando: Alaphilippe e lo sloveno Mohorič, autore di una bella discesa dopo lo strappo di Via Salviati. Il gruppo transita con un ritardo di 20″. Davide Villella, lanciato splendidamente dagli altri azzurri Bettiol, Formolo e Zordan (senza dimenticare Scartezzini che ha lavorato nei giri precedenti) attacca su Fiesole, tirandosi dietro diversi uomini tra i quali il fresco campione del mondo a cronometro, l’australiano Howson. Ma il primo a raggiungere Alaphilippe e Mohorič è il sudafricano Meintjes. Mohorič, però, si avvantaggia in discesa (anche sfruttando una posizione pericolosissima, in quanto pedala praticamente seduto sulla canna della bicicletta), mentre Alaphilippe alza bandiera bianca. E’ l’attacco decisivo. Lo sloveno si invola verso il traguardo del “Mandela Forum” e conquista il suo secondo mondiale consecutivo, dopo quello della categoria juniores vinto a Valkenburg lo scorso anno. Per Meintjes arriva l’argento, mentre il norvegese Enger regola quel che resta del gruppo e si porta a casa la medaglia di bronzo. Sesto posto per Davide Villella. Gli altri azzurri: 34° Zordan, 58° Bettiol, 59° Formolo, ritirato Scartezzini.
La prima prova in linea di questi Campionati Mondiali di ciclismo su strada 2013 “made in Toscana” è stata quella dedicata alle juniores donne, 66,4 chilometri interamente da percorrere lungo il circuito di Firenze. La medaglia d’oro è andata alla danese Amalie Dideriksen. La 17enne di Kastrup ha preceduto, in una volata a tre, la russa Anastasia Yakovenko e l’ucraina Olena Demydova. Le tre atlete, che sono state a lungo in fuga, hanno prima staccato la tedesca Knauer sull’ultima ascesa a Fiesole e poi si sono “liberate” della colombiana Jessenia Meneses sullo strappo di Via Salviati, approfittando anche di un incidente meccanico occorso alla sudamericana. Per la Dideriksen si tratta della sua seconda medaglia mondiale, dopo il bronzo conquistato nello scratch ai Mondiali di ciclismo su pista di Glasgow. Lontane le azzurre. La migliore delle italiane è stata Ilaria Bonomi, ventitreesima, che ha preceduto in classifica Angela Maffeis. 28°posto per Nicole Dal Santo, 40°posto per la figlia d’arte Arianna Fidanza.
MEDAGLIERE
ORO | ARGENTO | BRONZO | |
Australia | 1 | 1 | 1 |
Danimarca | 1 | 1 | 1 |
Francia | 1 | 1 | 0 |
Belgio | 1 | 0 | 0 |
Germania | 1 | 0 | 0 |
Paesi Bassi | 1 | 0 | 0 |
Slovenia | 1 | 0 | 0 |
Gran Bretagna | 0 | 1 | 0 |
Nuova Zelanda | 0 | 1 | 0 |
Russia | 0 | 1 | 0 |
Sudafrica | 0 | 1 | 0 |
Stati Uniti | 0 | 0 | 2 |
Norvegia | 0 | 0 | 1 |
Svizzera | 0 | 0 | 1 |
Ucraina | 0 | 0 | 1 |