Dopo il primo mese come nuovo allenatore dell’Arezzo Calcio Femminile, Leandro D’addona ci racconta l’inizio della sua nuova avventura.
Ciao Leandro, è passato quasi un mese dall’inizio dei lavori come nuovo allenatore dell’Arezzo Calcio Femminile, volendo tracciare un piccolo bilancio iniziale, quali sono state le tue sensazioni su questo gruppo e come hai impostato l’inizio di questa nuova avventura sportiva?
“Le sensazioni sono positive,molto positive perchè ho visto grande dedizione al lavoro così come me l’ aspettavo dalla mia passata esperienza come allenatore nel calcio femminile, so che rispetto al maschile in questo ambiente si trova molta più collaborazione da parte delle atlete, e poi anche i riscontri dell’ ultima amichevole sono molto positivi, tutto il gruppo sta segueno le mie indicazioni e le stanno riportando bene sul campo. In questo primo mese ho cercato essenzialmente di trasmettere e dare un’impronta di lavoro duro, perchè per me è fondamentale affrontare le partite con grinta e sacrificio, sono questi gli elementi che contano per arrivare sempre primi sulla palla, per gestire la partita a nostro favore, per cui lavoriamo molto sulla preparazione fisica.”
Per te questo è un ritorno tra le fila dell’Arezzo, negli anni questa squadra è cresciuta, sono arrivate nuove calciatrici, e alcuni elementi forti sono rimasti, l’entusiasmo e le idee di tutto lo staff non mancano, quali sono quindi gli obiettivi per questa nuova stagione?
“Gli obiettivi della società sono incentrati sulla salvezza, perchè ovviamente si viene da un peridodo transitorio, c’è stata la fusione tra due società di Arezzo, per cui è importante non alzare troppo l’asticella delle aspettative. Posso dire che la società a me non ha dato obiettivi ulteriori oltre alla salvezza, ma vedendo il gruppo e vivendolo credo che possiamo fare molto meglio. Fondamentalmente a me piace vincere e vorrei vincere, però è importante anche creare un percorso su cui impostare una crescita, il campionato è impegnativo e scopriremo dove possiamo arrivare solo vivendo.”
Il campionato inizierà alla fine di ottobre e affronterete in casa il Siena Calcio Femminile, i pronostici girano a vostro favore e spesso sono proprio queste le gare più pericolose, come va preparata questa partita, a livello mentale?
“A livello mentale ci stiamo già preparando dal primo giorno perchè quello che è piu importante per me, e che ho detto a loro, è il gruppo. Se riesco a trasmettere la giusta mentalità, che ho già visto in campo domenica contro la primavera del Grifo, possiamo fare bene. Io voglio un gioco offensivo, voglio vedere la mia squadra pressare, correre, aggredire, insomma avere una mentalità vincente in qualsiasi partita. Penso che questo messaggio sia stato recepito perchè già dagli allenamenti vedo tanta grinta e dedizione. Il risultato del debutto non dipenderà dalla mentalità perchè stiamo lavorando per affrontarla al meglio, al massimo può influire la sfortuna, un singolo episodio, assenze o la superiorità dell’avversario. Quel che conta è esprimere ciò che siamo, e sono certo che in questo modo il risultato può esserci favorevole.”
Con il Presidente Chiara Tavanti e il suo vice Tucci condivide l’entusiasmo per questo sport, il carisma e la voglia di impegnarsi per provare a vincere ogni gara, quanto conta avere alle spalle una società organizzata, che crede nel proprio lavoro?
“Secondo me è l’unica cosa che conta, se non fosse stato per la società, oggi non sarei qua. Avevo deciso di stare fermo un anno, senza allenare nessuna squadra, perchè sono diventato papà da pochi mesi, ma dopo aver parlato con Chiara e Massimo del progetto, dopo aver sentito il loro entusiasmo e amore per questo sport, ho deciso di accettare quest’incarico. Il mio sì è stato una conseguenza spontanea a ciò che loro mi hanno trasmesso e questo nello sport conta, nessun allenatore o gruppo può fare bene se la società non è presente.”
FONTE: AREZZO CALCIO FEMMINILE