Mondiali 2022: scandalo in Qatar, lavoratori ridotti in schiavitù

Mancano poco meno di nove anni all’inizio del Mondiale del 2022 in Qatar, ma la rassegna continentale che si terrà per la prima volta nella penisola arabica già fa discutere. Non solo i tanti dubbi legati all’effettiva fattibilità di un evento che, viste le alte temperature estive, quasi certamente si svolgerà in inverno.

Arriva direttamente dalle pagine del The Guardian un’accusa terribile, quella di sfruttamento ai limiti della schiavitù dei lavoratori impiegati nella costruzione delle strutture che ospiteranno le partite e gli spettatori. Stando a un’inchiesta svolta dal tabloid britannico, la maggior parte degli operai,  quasi tutti di origine nepalese, lavorerebbe in una condizione che l’organizzazione internazionale contro la schiavitù non ha esitato a definire come lavori forzati.

Secondo le testimonianze raccolti, gli operai sarebbero obbligati a svolgere turni di lavoro massacranti, non pagati o, nelle migliori delle ipotesi, sottopagati, costretti a lunghe ore sotto il sole cocente senza la possibilità di bere o mangiare. Ad aggravare la situazione ci sarebbe la morte di ben 44 operai nepalesi, deceduti per attacchi di cuore, malattie vascolari o incidenti.

Dal canto suo non è ancora arrivata una reazione ufficiale dalla Fifa, che a questo punto avrebbe il dovere di intervenire, chiarendo la situazione.