Doppio Cerci ma cuore Toni: Torino e Verona dividono la posta (2-2)

Torino e Verona impattano all’Olimpico. 2-2, al termine di una gara vibrante ma solo a tratti. Inizio a ritmi variabili, con fasi dinamiche alternate ad altre di stanca. È però duello fra l’azzurro di oggi e l’azzurro di ieri, con Cerci e Toni che, a distanza, duellano e tengono le redini delle rispettive squadre fino a dividersi la posta. 

In cronaca, le fasi di studio durano per i due terzi del primo tempo. Ritmi incerti, come da classica fra formazioni che lottano per la salvezza e non vogliono scoprirsi. A guardarle, Toro e Verona danno l’impressione di pensare più a non prenderle che a darle, e in questi casi la partita statica è logica conseguenza. Discreto il lavoro degli esterni gialloblù in copertura, mentre Toni là davanti lotta e fa valere la stazza. Non pulitissima la marcatura di Rodriguez, preferito a Glik prudenzialmente a riposo. Dalla stagnazione si esce solo con una scossa e, suo malgrado, ci pensa González: l’ex Peñarol la tocca di mano e Rizzoli non ha dubbi nel decretare la massima punizione. Non può essere che la svolta, perché Cerci dal dischetto è infallibile, con l’Olimpico che s’accende e risveglia un mercoledì sera sin lì anonimo. Da lì in poi l’Hellas è più frizzante, anche se a momenti i granata sono belli da vedere. La impatterà il solito Toni, dando in acrobazia a Juanito Gómez l’assist dell’1-1.

Nella ripresa pronti via e Meggiorini, sin qui oggetto misterioso, colpisce il palo appena sotto la Maratona. La partita è frizzante e Cerci, al 53′, raddoppia score personale e di squadra: il Torino riparte e, su errore di Meggiorini a tu per tu con Rafael, il fantasista azzurro graffia il 2-1. È un buon momento per i padroni di casa, che giocano più sciolti e impensieriscono il Verona. Ciò che manca all’undici di Ventura è però il killer instinct, specie quando gli ospiti restano alti alla ricerca del pareggio e si aprono gli spazi. Guai a svegliare, in questi casi, quella vecchia volpe di Toni, che fa ammattire Rodriguez, provocando il secondo rigore della serata. Dagli undici metri al 67′ Jorginho non sbaglia e, al primo timbro in Serie A, fa 2-2. Poker di reti in una serata inizialmente sonnolenta e assalti finali, da una parte come dall’altra. Ventura lancia nella mischia Immobile alla ricerca di dinamismo, mentre sulle fasce i veronesi restano pimpanti e veloci ma non cambierà nulla e Torino e Verona divideranno la posta.

Il tabellino:

TORINO-HELLAS VERONA 2-2 (1-1)

Torino (3-5-2): Padelli 6; Rodriguez 5, Bovo 6.5, Moretti 5; Darmian5,5, Basha 5.5, Bellomo 6, Farnerud 5.5 (64′ El Kaddouri 6), D’Ambrosio 6; Cerci 7.5 (83′ Brighi sv), Meggiorini 5,5 (72′ Immobile 6). A disp.: Gomis, Berni, Masiello, Maksimovic, Vives, Glik, Pasquale. All.: Ventura.
Hellas Verona (4-3-3): Rafael 5.5; Cacciatore 6, Gonzalez 5.5, Moras 6, Albertazzi 6 (59′ Cirigliano 6.5); Romulo 6, Jorginho 6.5 (83′ Donadel sv), Hallfredsson 6; Jankovic 5.5, Toni 7, Juanito Gomez 6.5 (79′ Sala sv). A disp.: Mihaylov, Laner, Donati, Longo, Cacia, Bianchetti, Iturbe, Marques, Agostini. All.: Mandorlini.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.
Marcatori: 36′ rig. e 53′ Cerci (T), 44′ Gómez, 67′ rig. Jorginho (V)
Note: Ammonito: Cerci (T). Espulsi: nessuno.