Dopo la notizia dell’esonero di Paolo Di Canio da manager del Sunderland, arrivata nella serata di ieri, sono stati molteplici e immediati i commenti degli addetti ai lavori, tra ex-calciatori e commentatori tecnici.
Sono stupito. Sembra che la dirigenza del Sunderland si sia accorta solo ora del tipo di manager che è Di Canio, e del tipo di gioco che imposta con le sue squadre. In realtà lui è lo stesso di uno o due anni fa, con lo Swindon. Gli hanno lasciato fare il mercato, con ampia libertà e soldi da spendere, ha cambiato molti giocatori lasciandone partire alcuni molto forti (Sessegnon, ad esempio) e ora, dopo sole 5 giornate gli dicono “ci spiace, ma non è quello che vogliamo, sei esonerato”. Sono davvero stupito dall’intero andamento delle cose (Alan Shearer, commentatore BBC ed ex-bomber del Newcastle).
Mentre emergono i primi nomi “papabili” per subentrare sulla panchina dei Mackems (tra cui Di Matteo, Poyet e Tony Pulis), l’esonero arriva in ogni caso come una notizia che era nell’aria.
L’esonero in sé non è una sorpresa, per me. La scelta di affidarsi a Di Canio era ‘rischiosa’ fin dall’inizio, quando mancavano 7 giornate alla fine del campionato, la stagione scorsa, e venne chiamato per salvare la squadra dalla retrocessione. Ma era comunque un’assunzione a breve termine, l’errore è stato trasformarla in una posizione a lungo termine (Kevin Kilbane, commentatore BBC ed ex-nazionale irlandese).
Non mancano, comunque, le voci in supporto, quantomeno in virtù del tempo concesso all’ex giocatore di Lazio e West Ham.
Credo che la dirigenza avrebbe dovuto concedergli ancora un po’ di tempo, almeno fino al derby contro il Newcastle (in casa, il prossimo 27 ottobre, ndr). In estate sono cambiati molti giocatori e certo 1 punto in 5 partite non è abbastanza, ma c’era ancora tempo per vedere se sarebbe riuscito a cambiare le cose, così come era riuscito ad arrivare e dare la scossa necessaria per salvarsi, l’anno scorso (Robbie Savage, commentatore BBC ed ex-nazionale gallese).
E anche tra i tifosi la notizia arriva quantomeno all’improvviso:
Sono scioccato. Ormai questo è il calcio, se non fai bene se fuori anche dopo poche partite. Ormai abbiamo avuto 5 allenatori diversi negli ultimi 5 anni, quindi è chiaro che la dirigenza non si fa problemi a esonerare e cambiare. Di Canio, peraltro, aveva la posizione di “allenatore”, dato che da qualche tempo al Sunderland stiamo attuando il modello europeo, con un direttore sportivo che acquista i giocatori (differente dal modello inglese, dove il manager/allenatore opera su tutto, ndr). E Di Canio aveva parlato apertamente di quanto non fosse contento di alcuni acquisti, ma dopo sole 5 giornate è stato esonerato. Si parla anche di una lite abbastanza accesa con la squadra ieri mattina in allenamento, magari è stato quello il motivo definitivo (Martyn McFadden, editore della fanzine dei tifosi “A Love Supreme”).