Mario Balotelli ha sbagliato un rigore. Anzi, peggio. Mario Balotelli si è fatto parare un rigore.
Prima o poi sarebbe accaduto, è impossibile finire una carriera intera senza errori dal dischetto. Ma SuperMario ne faceva un vanto, di questo particolare primato.
Lui, che ha sempre scherzato con i portieri di tutto il mondo giocando sui nervi e aspettando la loro prima mossa per poi spiazzarli, ha perso la sua personale sfida con Reina e si è fatto respingere un tiro dal dischetto.
Non ci si credeva, a guardare la gara. Non ce lo si aspettava, più che altro.
E non ci credeva e non se lo aspettava nemmeno lui, Balotelli, che per un paio di minuti è rimasto con le mani sul volto, quasi intontito da ciò che non credeva possibile.
Ci è voluto un richiamo del suo allenatore e di qualche suo compagno per svegliarlo dal torpore in cui era caduto, da quel limbo mentale che l’ha avvolto nei momenti subito successivi all’errore.
Si è risvegliato un po’ più umano e un po’ più nervoso, Mario. Ha scoperto di non essere infallibile, ha scoperto di non essere il migliore. E la verità gli è arrivata addosso come un tir preso in piena faccia, per assurdo in una serata in cui è stato nettamente il più bravo dei suoi e in cui non ha assolutamente perso il confronto a distanza con Higuaín.
Si è ripreso, Mario, ha colpito una traversa e al minuto 91 ha messo la palla all’incrocio, dando una risposta decisa soprattutto a se stesso. Un errore a volte può dare la forza per rialzarsi ancora più forte. Scoprire i propri limiti può essere uno stimolo a migliorare ancora di più i propri pregi.
Caro Mario, hai sbagliato un rigore. Non è crollato il mondo, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. Alimenta queste tre componenti, cresci, e diventa il trascinatore che una nazione intera si aspetta di vedere.
E se dovesse ricapitare, non aver paura di tirare un calcio di rigore. Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore.