Parliamo di…

Una notte di fine estate apri il portatile e inizi a scrivere. Per passione, per dovere. Le idee sono tante nonostante la stanchezza, i pensieri volano nella testa, Pink Noise Waltz dei DSO esce dalle casse e carica l’atmosfera, c’è un editoriale da scrivere, di cosa proviamo di parlare? In redazione c’è stato fermento, oggi. Tante le notizie che sono state battute, a partire da quella di Totti che ha prolungato il suo contratto con la Roma. Sì, in effetti potrebbe essere un ottimo discorso, ma poi mi fermo perché già so che qualche collega mi punterebbe il dito contro per dirmi “parli solo della Roma”! “Non è vero” ribatterei io, ché voglio essere – o sembrare – sempre oggettivo e imparziale, anche se un po’ accuserei il colpo. Di certo, quello di Totti sarebbe un argomento eccezionale di cui discutere: lui, il capitano di una Roma ambiziosa, che ha punzecchiato la Vecchia Signora sul discorso Del Piero… no, però no, forse è davvero meglio evitare, alla fine son solo dichiarazioni, concentriamoci su qualcos’altro.
Passiamo avanti.
Mi viene in mente, allora, un video visto su Facebook, postato dal sempre eccellente Vito Coppola: lo stadio San Paolo intero che intona per ben 9 volte il nome di Higuaìn, dopo il suo gol al Borussia Dortmund. Dunque: potrei parlare del Napoli! Assoluta forza di questo campionato, per me addirittura la favorita alla vittoria finale, con la Juve che dovrà veramente stare attenta alla grinta e alla qualità degli scugnizzi azzurri. Sì, parlerei di Napoli, della meravigliosa piazza che è, e della sfida con un Milan falcidiato dagli infortuni e comunque vittorioso sul Celtic in Champions.
Però…
Però no: ci ha pensato già Francesco Cucinotta, ieri, con il suo editoriale post coppe europee. Sì, ha abbracciato il discorso Europa per intero, ma ha comunque sottolineato la grande potenza degli azzurri. Dunque no, niente Napoli, non stavolta: proviamo a scrivere di qualche altra cosa ancora.
Dilemma.
Nelle casse non c’è più Pink Noise Waltz, ma Zodiac Virtues, e sono sempre loro, i Diablo Swing Orchestra. Diablo: Milan. Milan: Kaka. Kakà? Infortunato, come da buona tradizione Milan-Lab, che in Pato ha avuto il suo fiore all’occhiello. Kakà che salterà il Napoli, che sarà assente per circa un mese, e che quando rientrerà farà di tutto per trovare la forma nei due mesi che restano prima del derby della Madunina, e la tanto attesa sfida con l’altro Ricky, quell’Alvarez che sembra finalmente aver cominciato a correre.
Ah già! L’Inter! Moratti, Thohir! L’affare oramai concluso! Ecco un bell’argomento da affrontare, se non fosse che… sì, diciamolo: è una storia che praticamente nessuno digerisce più. Vi giuro: non c’è una riunione di redazione in cui non c’è all’ordine del giorno un “approfindimento sul caso Thohir”. E alla fine? I discorsi sono sempre gli stessi: soldi indonesiani, Moratti che potrebbe lasciare, lui che ha vinto tutto; poi l’Asia che avanza, un nuovo magnate in Italia… che sì, magari porterà liquidi freschi, ma sì, contribuirà soprattutto a rendere questo calcio meno passionale. Perché checché se ne dica, la passione che c’era a cavallo tra gli ’80 e i ’90 non si respira più. I soldi porteranno pure i campioni, sì, ma anche sempre più vizi e sempre meno virtù. Alla fine? In campo, tanti professionisti e poche, pochissime bandiere. E qui, volendo, potremmo riallacciarci al discorso di Totti…

No, no, lo so, niente Roma. Niente Roma né Lazio, lasciamo stare la Capitale, in cui in queste ore si respira una fortissima aria di vittoria e di vendetta. E’ aria di derby, signore e signori. La finale di Coppa Italia è ancora impressa nella memoria dei tifosi di una e dell’altra sponda, ovviamente in maniera totalmente diversa. Domenica, un’altra stracittadina sarà giocata: l’Urbe si fermerà, in campo cuore e colori, seppur alle tre del pomeriggio. Un orario non degno per una sfida del genere.

Guardo l’orologio: trascorse due ore da quando ho battuto la prima lettera. Di chiacchiere, nella testa, tante, veramente, che volano di qua e di là. Di discorsi da fare troppi, come vi dicevo. Troppi per una notte sola, e per un pezzo solo. I DSO continuano a suonare, adesso è il turno di Stratosphere Serenade. Ve li consiglio! Fanno ottima musica, riescono a schiarire decisamente bene le idee.

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Alex Milone