Home » Kakà, le fiabe e un Mondo migliore

Ha fatto non poco  scalpore la scelta di Ricardo Kakà di autosospendersi lo stipendio in attesa di guarire dall’infortunio occorsogli durante il match con il Torino. Sospensione degli emolumenti del brasiliano quindi per circa  un mese,  tempo necessario per tornare a disposizione di Allegri.

Molti hanno commentato le parole di Kakà favorevolmente sottolineando il gesto d’amore del figliol prodigo tornato in rossonero. Domenica era la sua grande giornata un nuovo esordio con la maglia rossonera, una rinascita sportiva tanto attesa dal protagonista quanto dai tifosi che si è però  trasformata in  una partita flop con infortunio annesso.

Il ritorno del fantasista a Milanello è stata tuttavia una operazione da libro cuore del Milan risultata indigesta a molti tifosi, nonostante la società continui a sbandierarla come capolavoro tecnico ed economico. Buona parte dei sostenitori vedono in Ricky una minestra scaldata, un enigma insomma, rimasto nell’ombra a Madrid per 4 anni, che ritorna a Milano con una età non più giovane, reduce inoltre da più di qualche tribolazione fisica.

Lanciato titolare da Allegri purtroppo il brasiliano non ha brillato, nonostante i test fisici settimanali comunicati dallo staff, avessero sottolineato uno stato di forma eccelso del ragazzo, pari a quello delle precedenti annate al Milan, quasi che Milanello fosse un elisir di giovinezza per il numero 22 del Diavolo.

Fino a prima del match quindi il racconto sembrava una fiaba moderna, pronta a convolare al lieto fine con Kakà decisivo e in splendida forma, nuovo leader di un Milan vincente. Ma come in tutte le fiabe che si rispettano, nel momento migliore, arriva una sciagura improvvisa ed ecco quindi l’inopportuno infortunio che colpisce il povero giocatore, mentre nel frattempo all’orizzonte echeggiano e si addensano i dubbi e le ironie degli scettici.

Eccoci giunti quindi al colpo di scena, quando i critici e i diffidenti erano pronti a scagliare le loro bordate sul brasiliano, colpo di scena, arriva il video clip sentimentale nel quale con voce malinconica e parole passionali l’ex Blancos esprime tutto il suo amore per il Milan e i tifosi con l’annuncio shock dell’ autosospensione dell’ ingaggio. Parole d’amore quelle proferite, parole indirizzate diritte al cuore dei supporters e alla società.

Qualcuno in passato diceva che a pensar male, spesso si indovina.  In effetti a me questa storia ha fatto sorgere più di qualche punto interrogativo. Come ogni grande video che fa scalpore, il merito per buona parte va dato al regista ovviamente. Un regista che il giorno stesso, dopo le parole del proprio tesserato ne evidenzia la grandezza : “Questo gesto dimostra quanto straordinario sia il rapporto tra il Milan e Kakà , un ragazzo che si è anche ridotto lo stipendio per venire da noi“. Galliani come potete immaginare ha poi farcito l’aneddoto sottolineando il pianto del ragazzo al telefono dopo l’infortunio e la decisione assolutamente autonoma di decurtarsi i soldini.

Pensavo di sognare,  ma chi è la moglie di Kakà, Cenerentola? Nel giorno in cui Cristiano Ronaldo firma il rinnovo a 18 milioni l’anno, questo giocatore che solo 4 anni fa ha mollato il Milan per ricoprirsi di soldi dai Blancos adesso fa l’idealista? Cioè Totti dopo una vita alla Roma ancora tira e molla con la società sul lato economico del rinnovo e lui invece rifiuta lo stipendio. Gli ha telefonato Papa Francesco forse?

Questa storia puzza tanto, troppo per berla tutta. Perchè fare un video clip per  comunicare il proprio infortunio, quando mai i calciatori oziosi per definizione hanno rinunciato ai soldi? Non poteva devolverli in beneficienza piuttosto quei 330 mila euro che non percepirà?Sospendersi lo stipendio per un infortunio di sole 3 settimane, capisco Redondo il cui rientro,all’epoca, era lungo e incerto.

A me sembra tutta una operazione mediatica, atta a spegnere subito un possibile incendio. Probabilmente l’idea del video messaggio ha qualcosa di subliminale insito, che strano, ora che ci penso oggi dovrebbe uscire anche quello di Berlusconi giusto?

Comunque caro Ricardo il tifoso se ne frega del tuo stipendio, il tifoso è giudice imparziale perchè se prendi milioni e giochi bene ti osanna lo stesso e se giochi gratis ma male ti fischia comunque. Buttiamoci in fretta alle spalle questa fiaba raccontata a un mondo disilluso ormai, che dopo Calciopoli, scommesse, ecc. non ha più voglia di vivere di storielle. Caro Kakà resta nel tuo mondo di favole, ma non raccontarcelo più, nella speranza di un Mondo migliore, ti auguro comunque il lieto fine.