Eto’o e il rapporto con Mourinho: “Mi sbagliavo su di lui, ora siamo due amici”
In occasione della presentazione della sua autobiografia, pubblicata in 9 libri di fumetti (proventi che andranno direttamente alla sua fondazione), Samuel Eto’o è stato intervistato per la prima volta dai tabloid inglesi dopo l’arrivo al Chelsea di José Mourinho.
Proprio lo Special One è stato uno degli argomenti dei colleghi d’Oltremanica: “Prima di incontrarlo all’Inter, i nostri rapporti erano tesi – ammette l’ex Anzhi, Inter e Barcellona – e una volta dissi che non avrei mai giocato in un club allenato da lui, ma Dio ha voluto farmi vedere quanto mi sbagliavo e ora noi due siamo amici, lui è di nuovo il mio allenatore ed è un piacere lavorare insieme ancora una volta e far parte di una grande squadra. José è un uomo dalle idee molto chiare, che va dritto al punto e dice le cose in faccia, tutte qualità fondamentali per uno che fa il suo mestiere, ecco perché non riesco a scegliere solo un pregio per descriverlo“.
Inevitabile, poi, la domanda sul caso Roberto Carlos che qualche giorno fa rilasciò questa affermazione molto pesante nei confronti di Eto’o: “all’Anzhi ha fatto di tutto tranne che giocare”. “Un uomo ricco si potrebbe mai stancare di essere ricco? Quando sono andato all’Anzhi dicevano che l’avevo fatto per i soldi, in realtà a spingermi era stata la sfida di portare il club dall’ultimo posto al primo ed è esattamente quello che ho fatto. Tutto quello che volevo quando ho iniziato a giocare era diventare il numero uno al mondo e per essere il migliore dovevo vincere e lavorare sodo. E il giorno in cui smetterò di avere fame di successi sarà anche quello in cui smetterò di giocare“. Infine una menzione particolare sulla Champions League di quest’anno e la sfida alle corazzate Bayern, Barcellona e Real Madrid: “Abbiamo le stesse loro probabilità di vincerla – conclude il camerunese – del resto, quand’ero all’Inter nessuno, avrebbe scommesso un penny su di noi nella semifinale contro il Barcellona e invece, indovina? Abbiamo vinto. Nel calcio, se vuoi vincere devi prima di tutto crederci, perché così facendo sei già a metà del viaggio verso il successo“.