Dan Petrescu, allenatore della Dinamo Mosca, ha sparato la bomba: “Traorè? Abbiamo già Kuranyi e Kokorin e per quanto ne so va alla Juve a gennaio”. Il tecnico romeno conosce molto bene il forte attaccante ivoriano, che ha allenato al Kuban Krasnodar, e potrebbe risultare una fonte abbastanza attendibile. Ma chi è Lacina Traorè? Molti esperti (o presunti tali) presumono di conoscerlo, etichettandolo come uno dei numerosi (scarsi) Traorè che hanno calcato (o lo fanno tutt’ora) i campi di mezza Europa. Ma non è così, Lacina è un giocatore di potenzialità colossali, e l’obiettivo di questo articolo speciale è testimoniarvele.
Premettendo che non conoscere un calciatore del genere, o peggio ancora “bollarlo” come scarso, è un giudizio frettoloso, presuntuoso e soprattutto errato, Lacina Traorè ha già dato modo più volte di mostrare le sue qualità anche in campo europeo. Nel 2010 segnò infatti due reti nella fase a gironi della Champions League, contro Basilea e Roma, disputando inoltre una grande gara all’Olimpico (due legni per lui). Un conflitto con i tifosi però lo costrinse a lasciare la Romania e ad accasarsi al Kuban Krasnodar, dove trova ad attenderlo proprio Dan Petrescu. Krasnodar, come ripetuto più volte in questo portale, è una piazza perfetta per crescere, e Dan Petrescu è un motivatore, prima che allenatore, eccezionale; tutto questo consente a Traorè di giocare in Russia una stagione straordinaria, con 18 reti nel campionato 2011-2012, dietro solo a Seydou Dombia del CSKA e a Aleksandr Kerzhakov dello Zenit.
Nel 2012 l’Anzhi decide di prelevarlo per una cifra attorno ai 18 milioni di euro (tre volte tanto quanto l’aveva pagato 15 mesi prima il Kuban), che vede in lui il centravanti ideale da affiancare alle varie mezze punte a disposizione in rosa. Traorè non delude e continua a segnare, trascinando l’Anzhi fino agli ottavi di Europa League, al terzo posto in campionato e alla finale di coppa di Russia. Nell’ultimo mese, però, la situazione è cambiata a Makhachkala, e Traorè è uno dei pochi rimasti agli ordini di Gadzhiev: al momento pensa solo alla squadra del Daghestan, tant’è che si è detto fiducioso di poter passare i gironi di Europa League. Ma Petrescu continua a dirsi certo di questo affare, dando probabilità altissime di realizzazione.
La caratteristica principale di Lacina Traorè è la completezza. La sua esagerata statura si combina a dei piedi molto sensibili: ha fisico, tecnica, velocità, senso del gol e intelligenza tattica. In una parola, tutto. Ecco perché Traorè, classe 1990, può essere un “crack” per la Juventus. Un giocatore di livello per aumentare la propria importanza in Europa. Sempre che quel vecchio volpone di Petrescu non ci abbia preso tutti in giro…