Torneo Inicial, 6/a giornata: Argentinos solo in testa. Boca, che batosta a Bahia Blanca. River e Velez travolgenti

Cambiano le gerarchie in vetta nel 6/° turno del Torneo Inicial. Ora comanda l’Argentinos Juniors di Caruso Lombardi, tallonato da San Lorenzo e Arsenal de Sarandì. Il River si rialza in casa con il Tigre, trascinato da uno strepitoso Lanzini. Boca travolto dall’Olimpo, Racing e Lanus pareggiano in un match folle. Bene il Godoy Cruz di Palermo con il Colon; ottima prova del Velez con il Newell’s. Non incassa punti  il Gimnasia di Troglio, sconfitto in casa dell’Atletico Rafaela. Pari e patta tra Estudiantes e Belgrano.

RACING-LANUS 1-1 (64′ Araujo aut. (R), 80′ Velázquez (L))

Il Racing evita la sesta sconfitta consecutiva e blocca il lanciato Lanus sul pari. Nel match del “Cilindro“, gli animi dei calciatori dell'”Academia” –  arroventati da una vigilia turbolenta –  prendono fuoco con lo scorrere dei minuti. Nell’area di rigore di Saja succede il finimondo a metà ripresa: mani in faccia, pugni, spintoni. Vengono alle mani il portiere del Racing e il “Tanque” Silva, ma i più esagitati sono Goltz e Ortìz, entrambi espulsi dal pessimo Carlos Maglio, protagonista in negativo della sfida. Con un passato da cestista nella polisportiva del Lanus, l’imponente fischietto prima annulla un gol buono a Melano ( “aiutato” nell’errore dall’assistente) e successivamente ammonisce per ben due volte in modo più che fiscale Pasquini, spedendolo anzitempo negli spogliatoi. Tante polemiche, due gol. Araujo con molta sfortuna infila Marchesín nei pressi della sirena finale illudendo la “Guardia Imperial“, ma nel diciottesimo (!) dei ventiquattro minuti di recupero ( dovuti al guasto all’impianto elettrico dello stadio biancoceleste), il diagonale di Velázquez salva gli uomini di Schelotto dalla sconfitta. Dopo l’eliminazione in Copa Sudamericana proprio per mano del “Granate“, il Racing ottiene un pari che interrompe la striscia di sconfitte. Un brodino in vista del futuro. Per Ischia c’è una montagna da scalare. Il Promedio comincia a piangere e il gioco latita, ma il “Pelado” si è dichiarato “fiducioso e carico” per le prossime sfide. E domenica alla” Bombonera” c’è Boca Juniors-Racing. Come dire: si salvi chi può.

Un nome brilla nella straripante vittoria del River Plate contro il Tigre: Manuel Lanzini. Il talento della Banda illumina il “Monumental” con una splendida doppietta, regalando il secondo successo stagionale alla squadra di Ramón Díaz dopo l’ 1-0 interno con il Rosario Central. In gol ci va anche Giovanni Simeone, figlio de “El Cholo” e stellina di questo River in rampa di lancio. Rinfrancati dal passaggio del turno contro il San Lorenzo, “Los Millonarios” ora proveranno la scalata alla classifica di questo Inicial. Per il Tigre – giunto alla terza sconfitta consecutiva – il futuro appare sempre più nero.

Il solito pragmatico e cinico Argentinos si impone per 1-0 sull’All Boys e si regala il primato in classifica. Dalla salvezza ottenuta ( e non senza patimenti) all’ultima giornata dello scorso Final, alla vetta. Il tutto in meno di una manciata di mesi. Sempre con Caruso Lombardi in panchina. Una garanzia di risultati, meno di spettacolo. Soprattutto in provincia. Decide la sfida un missile da fuori di Miranda, che supera l’incolpevole Cambiasso e manda in paradiso il “Bicho“.

Anche all’Arsenal basta un guizzo di Rolle per espugnare il campo del Quilmes, brutta coppia della squadra che il semestre passato mise in cascina una salvezza storica. Ottengono vitali successi in ottica salvezza il Godoy Cruz contro il Colon ( 1-0 con splendida inzuccata di Ramis) e l’Atletico Rafaela (2-1 sul Gimnasia), mentre il Boca si fa travolgere al “Carminati” di Bahia Blanca da un volenteroso e indomito Olimpo: Perez Guedes con la sua doppietta stende la squadra boquense, schierata a trazione super-offensiva da Carlos Bianchi, ma capace in novanta minuti di costruire una sola palla gol con un tiro da fuori di Sánchez Miño. Per il “Virrey” il terzo ciclo appare sempre di più un calvario piuttosto che un ritorno da trionfatore. Deluso e amareggiato, a fine gara il tecnico degli “Xeneizes” si è espresso in modo chiaro: “ Non abbiamo scuse, siamo stati ingenui sui loro gol e poco reattivi durante l’intera sfida. Non abbiamo fatto quello che dovevamo, ma restiamo comunque a quattro punti dal primo posto“. E se è vero che i treni passano una volta sola – a maggior ragione nei tornei corti argentini – la sfida contro il Racing appare sempre più come il crocevia fondamentale di questa stagione.

Un Velez magnifico affonda il Newell’s davanti alla propria gente, mettendo in vetrina un calcio spumeggiante e redditizio. A spianare la strada al “Fortìn” ci pensa un tocco col braccio di Casco, che regala a Pratto il rigore del vantaggio. Negli spazi gli uomini di Gareca si esaltano e creano palle gol a ripetizioni, sigillando la sfida con la doppietta di Caserés .Privi di Maxi Rodriguez e Trezeguet, i rosarini hanno mostrato una pesante involuzione nella manovra, evidenziando le prime crepe del dopo Martino. Ottimo, invece, il Velez: sicuro, cinico e vincente. Insomma, la solita squadra ammirata fin qui sotto la gestione del “Tigre“.

Nell’altro match rovente di giornata, il San Lorenzo si scrolla di dosso la sfortunata eliminazione di Copa Sudamericana con il River e sbanca il “Gigante de Alberdi”. L’uruguayano Cauteruccio sblocca la sfida, e il talentino Villalba la chiude, tra le polemiche dei locali. Il gol del fantasista del “Ciclón” avviene dopo un recupero di palla a centrocampo di Elizari, uscito precedentemente a bordocampo per ricevere delle cure mediche, e rientrato  – secondo i giocatori del Rosario –  in modo antisportivo e senza autorizzazione dell’arbitro in una porzione di campo dove era in gioco il pallone. La rete della discordia ha mandato su tutte le furie il tecnico de “Los CanallasRusso, imbufalito a fine gare con  Delfino: ” Questi gesti danneggiano il calcio, sono vergognosi. Oltre alle continue perdite di tempo dei giocatori del San Lorenzo, abbiamo subito anche un gol palesemente irregolare, perché viziato da un errore incredibile dell’arbitro, poco attento già in precedenza, visto che Kannemann doveva essere espulso in più di un’occasione“. Fatti e misfatti del torneo argentino. Unico al mondo anche per questo. Dio salvi il football albiceleste. E anche le sue genuine polemiche.