Rinnovo o non rinnovo? Juve, questo è il problema…
C’era una volta un centrocampista talentuoso, alto, robusto, francese, che sognava di giocare a pallone. C’era una volta, certo, ma neanche tanto tempo fa, un Pogba ragazzino, che si divertiva nei campetti della periferia francese. Ruassì en brì, Torsì, poi il Le Havre, alla fine eccola lì, la super chiamata: il Manchester United. C’era una volta una vecchia signora che notò questo ragazzone del 1993 tutto muscoli, tecnica, potenza, classe, e… vualà, ecco il contratto, ecco lo sgarbo allo United.
Gol, giocate, magie, ma inaspettatamente anche problemi. Perché Paul esplode, diverte, si diverte, e… all’improvviso, quel contratto fino al 2016 a 800 mila euro a stagione… diventa paradossalmente inadeguato per uno come lui. E allora, succede il suo manager, un certo Mino Raiola, da qualche parte l’avrete sentito sicuramente, studia la cosa e… perché no, dice: caro Paul, andiamoci giù pesante. Cara Madama, ecco la proposta: 4 milioni di euro a stagione, più o meno bonus, questo a voi, questo a noi, insomma… tutt’altro tipo di contratto. Il problema è che la Juve, quei quattro milioni, non è che voglia sganciarli così facilmente, e allora…. già, eccolo il problema. Come blindare il ragazzone fenomenale? Marotta ci pensa e ripensa, e…. già, altro problema: mica c’è da blindare solo lui! C’è anche quell’altro lì, quel Vidal, cileno, che è sei anni più grande del francese ma che in quanto a classe, beh, ne ha comunque da vendere.
Rinnovo, che per quest’ultimo sembra comunque vicino, e comunque piuttosto caro. E proprio questo è il punto. Milioni da dare a Vidal, milioni da, eventualmente, sganciare a Pogba, e… a Pirlo? Signori: il campione del mondo è in scadenza a giugno 2014! E… l’impressione è che la Juventus, prima di proporgli qualcosa, stia valutando prelibate alternative. Obi Mikel e Xabi Alonso per esempio, che tra conferme e smentite… sì, sono stati sondati. Non rinnovare a Pirlo, però, un po’ – diciamolo – farebbe rumore. Perché no, lui un ragazzino non lo è più, e magari l’ingaggio se lo ridurrebbe anche, chi lo sa, però in nazionale, dove non ci sono contratti e rinnovi, lui c’è e ne è un pilastro. E non sarebbe proprio il massimo volare in Brasile, al Mondiale, da disoccupato…