Olimpiadi: sarà ancora una Lotta a cinque cerchi

La disciplina della Lotta e i Giochi Olimpici. Un rapporto ininterrotto sin dalla prima edizione di Atene 1896, per tacere delle Olimpiadi dell’antica Grecia, dove, assieme alla corsa, la Lotta rappresentava il momento culmine della manifestazione. Un rapporto che sembrava destinato a interrompersi a Rio de Janeiro 2016, dopo la decisione di esclusione che il Comitato Olimpico Internazionale prese lo scorso febbraio. E invece, bocciata a febbraio, la Lotta passa a pieni voti gli “esami di riparazione” di settembre e viene riammessa nei cinque cerchi, almeno per l’edizione di Tokyo 2020. La commissione del CIO, riunita a Buenos Aires, ha infatti accolto, con 49 voti a favore, la proposta della Federazione Internazionale Lotta, che dallo scorso febbraio aveva intrapreso una forte battaglia per la riammissione nel panorama olimpico. A uscire “schienati” sono risultati il Baseball (24 voti a favore) e lo Squash (che si è fermato a quota 22), che fino all’ultimo sono risultati in ballottaggio per assumere l’agognato status di “sport olimpico”.

Una volta appresa la notizia, il presidente della Federazione Internazionale Lotta, Nenad Lalovic, non ha nascosto tutta la sua grande soddisfazione: “Esprimo la mia sincera gratutidine – ha dichiarato Lalovic – a ogni membro del Comitato Olimpico Internazionale. Con questo voto, avete dimostrato che i passi che abbiamo intrapreso per migliorare il nostro sport hanno fatto la differenza. Assicuro a ognuno di voi che il nostro processo di modernizzazione non si fermerà“.

Ai Giochi di Tokyo 2020, la Lotta si presenterà con 18 categorie, 6 per ognuno dei tre stili (libero, greco-romana e femminile).