La Vuelta a España 2013 “sbarca” sui Pirenei. La prima tappa della tre giorni sulla catena montuosa che divide Spagna e Francia è la quattordicesima, la Bagà-Collada de la Gallina (principato di Andorra), di 155,7 chilometri. E’ la frazione che rappresenta il sesto arrivo in salita di questa edizione della Vuelta. La tappa inizia con quaranta chilometri facili, tutti in leggera discesa. Poi, una volta entrati nel territorio del principato di Andorra, iniziano i problemi per i corridori del gruppo. Si comincia con la scalata del Port de Envalira, una salita “Categoría especial” in quanto è lunga ben 26,7 km e la sua cima, posta a 68,4 km dal traguardo è la più alta di tutta la Vuelta, essendo a quota 2410 metri di altitudine ed il Gran Premio della Montagna è dedicato ad Alberto Fernández, scalatore spagnolo deceduto per incidente stradale nel 1984. Seguono due salite non particolarmente impegnative, entrambe di seconda categoria. In primis il Coll de Ordino, erta lunga 8,8 km con vetta piazzata a 39,8 km dal traguardo. Poi, l’Alto de la Comella, ascesa lunga 4 km e con cima collocata a 16,2 km dalla conclusione. Seguono chilometri in discesa e pianura per arrivare all’attacco della salita finale, la Collada de la Gallina. Una salita breve, lunga 7,2 km, ma comunque classificata come Gran Premio della Montagna di prima categoria in quanto presenta una pendenza media dell’8% con una punta massima del 15% attorno al terzo chilometro di scalata. Sarà quindi una tappa dove i “big” della classifica non potranno nascondersi e dove, considerate le salite precedenti, sarà fondamentale l’apporto dei compagni di squadra. Per il nostro Vincenzo Nibali sarà un banco di prova molto importante per quel che riguarda la difesa della maglia rossa di leader della generale.