Ore 23.00 del 2 settembre 2013, il calciomercato italiano chiude i battenti e rimanda l’appuntamento alla prossima finestra di riparazione. Si conclude una giornata frenetica, fatta di voci, contratti, fax che non arrivano, visite mediche e procuratori onerosi. Tutto era iniziato già in mattinata quando, dopo la ricca domenica del campionato, il popolo calcistico italiano si era svegliato con il ritorno di Kakà nella nostra serie A.
Così mentre una parte della Milano Rossonera si preparava a trascorrere una lunga giornata sotto il balcone di Via Turati, il resto dei tifosi italiani seguivano con attenzione gli ultimi trasferimenti. Senza dubbio è stato un ultimo giorno dei mancati affari: Barrientos-Qatar, Gilardino-Juve, Quagliarella-Roma, Yilmaz-Lazio, Borriello-Genoa. Cessioni pronte a caratterizzare le prime pagine dei quotidiani sportivi e che invece si sono concluse con un enorme buco nell’acqua a partire dal clamoroso scambio di punte che si era prospettato sull’asse Torino-Genova-Roma. Si sono dati da fare, invece, all’estero con un Arsenal scatenato, capace di portare via dall’Italia l’estremo difensore Emiliano Viviano, criticato in maniera eccessiva lo scorso anno a Firenze, e di chiudere con l’ultimo colpo della giornata firmato Ozil. Da noi solo parole, dagli altri fatti concreti.
In Italia potremmo dire che il colpo della giornata forse è stato del Catania, capace di mantenere Barrientos quando ormai sembrava data per certa al 100% la sua partenza. Tutto è iniziato dalle solite questioni burocratiche e da un fax e con il passare del tempo si è sempre più concretizzata la tesi dell’affare saltato. La società etnea, però, ha fatto parlare anche per l’acquisto di Plasil e per aver rifiutato la mega offerta degli Spurs fatta a Spolli; insomma sotto le pendici dell’Etna alla fine hanno potuto dormire sonni tranquilli. Totalmente diversa la situazione dei tifosi laziali che non hanno gradito la dinamica con cui è sfumato l’affare Yilmaz. Ora i ragazzi di Petkovic saranno costretti a dare il massimo impegno per sbollire un ambiente che si è fatto abbastanza caldo dopo le prime uscite di campionato.
Non sono mancate le corse delle ultime ore con trasferimenti fatti in extremis come nei film quando la bomba viene disinnescata all’ultimo secondo. Donadel, Bizzarri, Grossi, Polenta, una girandola di nomi impazzita e un via vai frenetico che poteva competere solo con quello che si era creato da Giannino dove Galliani e Kakà stavano brindando sulle note di Antonello Venditti. Alla fine il conto alla rovescia, implacabile, ha decretato la fine, senza fogli lanciati al volo e polemiche e con qualche affare fallito proprio al fotofinish. Il calciomercato è finalmente finito e ora possiamo gustarci a pieno regime il campo dopo una stagione estiva passata ad attendere un top-player che forse è arrivato o forse no.