Con la Serie A e tutti gli altri campionati nazionali nel pieno dello svolgimento, il weekend è sempre più occasione di ammirare calcio. Di gustarne piccoli assaggi, aperitivi del venerdì fatti di anticipi stranieri (o di Serie B) interessanti e discreti incipit allo spettacolo che verrà. Di sabati da passare, qualora fosse possibile, buttati sul divano in compagnia di telecomando, bibite e passione per il football. Di domeniche a metà fra la comodità della pay tv e la nostalgia per la radio di una volta…
…E mentre la Serie A, a causa soprattutto del clima e del calcio, è ancora un affare serale, oggi lo spettacolo arriva soprattutto dall’Inghilterra. È uno show fatto di campioni, di ambizioni di classifica ma anche di vecchie rivalità storiche. Fra le città, o dentro le stesse.
Se dunque l’ultimo bagno di sole salta, per un motivo per l’altro, il consiglio è davvero sentito: sintonizzatevi dove trasmettono la Premier League, è la domenica di Liverpool-Manchester United e Arsenal-Tottenham.
Uno non è propriamente un derby, ma in realtà sì: rivali da sempre, Reds e Red Devils condividono una storia fatta di trionfi nazionali e internazionali, culminata nell’era Ferguson nel sorpasso in termini di campionati vinti. Come si fossero passati il testimone, i due club hanno invertito il rispettivo status dalla nascita della moderna lega in poi: ogni anno due battaglie, di più quando ci mettono le coppe (anche quest’anno).
In mezzo, tanti gol, emozioni, polemiche, senza dimenticare i vecchi “mind games” fra Benitez e il suddetto Ferguson. Ora che entrambi sono lontani dai vecchi ruoli, c’è un po’ di nostalgia per il 2008-2009, l’ultima stagione in cui il Liverpool ha avuto serie ambizioni di titolo.
Non che la rivalità si sia attenuata, anzi: i nomi di Suàrez ed Evra vi dicono nulla? L’uruguagio, che ha ancora sul groppone la squalifica dopo il morso a Ivanovic, non ci sarà (ma tornerà in coppa di lega, indovinate contro chi?), ma temi e motivi per riempire d’ansia l’attesa non mancano. Inutile negarlo: adrenalina a fiumi, United favorito ma in trasferta, United guidato dall’ex manager dell’Everton, la rivale cittadine dei Reds.
Come un copione ben scritto, un copione da oscar: dalle 14:30 ora italiana, non c’è spazio per i tentennamenti.
La domenica di calcio internazionale resterà sveglia e vigile, anche dopo l’appuntamento di Anfield. Mica è male il derby del nord di Londra, con Arsenal e Tottenham mai come in questi anni vicine. Gli Spurs, il cui allenatore ha fascino e appeal internazionale pur con un progetto ancora indecifrabile, vengono da un’estate passata sulla prima pagina dei giornali di tutta Europa (e non solo): Bale, gli scherzi al Liverpool su Willian, soffiato all’ultimo momento ma poi preso dal Chelsea a visite mediche già superate.
Willian, ovvero il trasferimento delle montagne russe: ci è salito Erik Lamela, che mancherà agli appassionati italiani, oltre che ai fantacalcisti. Difficilmente vedremo l’ex romanista e gli ultimi colpi di cannone di Villas Boas in campo contro i Gunners, a loro volta reduci da un’estate sulla cresta dell’onda … Della critica, per i mancati investimenti di Wenger.
Com’è come non è, resta che l’Arsenal ai sorteggi di Champions (quella competizione che il Tottenham desidera come non mai) era testa di serie perché presente nella competizione da gran tempo, con una continuità mai vista prima: meglio la rivoluzione portoghese o la costanza alsaziana?
Buona domenica e buon calcio, specie se sa di derby.