La Vuelta a España 2013 riparte da Jerez de la Frontera per arrivare a Estepona, sul traguardo dell’Alto Peñas Blancas, per un‘ottava tappa che prevede 166,6 chilometri di corsa. Dopo tre giorni di gara dedicati ai velocisti, e’ il momento del terzo arrivo in salita di questa Vuelta. Fino all’approccio dell’ascesa finale, l’altimetria della frazione non presenta particolari difficoltà, eccezion fatta per una serie di saliscendi tra il sessantesimo e l’ottantesimo chilometro di gara, che però non dovrebbero dare particolari problemi ai corridori. I problemi si presenteranno, invece, quando si supererà l’abitato di Estepona e al traguardo mancheranno 14,5 km. In quel punto, infatti, inizia la salita dell’Alto Peñas Blancas. La parte più impegnativa è proprio quella iniziale con i due chilometri di attacco che presentano una pendenza media del 10%, con una punta massima del 12,5%. Poi, per quattro chilometri, la salita diventa semplice, con pendenze intorno al 4%. Superata la prima metà di ascesa, è il turno della seconda parte, che presenta una pendenza media del 7,5% con punte del 9%. Complessivamente, la salita ha una pendenza media del 6,6%. Una tappa, quindi, dove gli uomini di classifica dovranno per forza di cose dimostrare quanto valgono. Si assisterà, molto probabilmente, al primo vero scontro tra i “big”, tra i quali i più attesi sono, senz’ombra di dubbio, l’attuale maglia rossa Vincenzo Nibali e lo spagnolo Joaquim Rodríguez.