“Ho parlato prima con i dirigenti della Fiorentina, loro sapevano quello che volevo. Non abbiamo trovato l’accordo, è arrivato il procuratore e mi ha detto che c’erano delle squadre, poi ho deciso di venire qui perché la Roma è importante in Italia e in Europa, è fortissima e ha una bella storia, sono contento di essere qui”. Adem Ljajić si presenta: il neo attaccante della Roma ha parlato del suo trasferimento in giallorosso, e delle ambizioni stagionali. “Secondo me davanti a tutte c’è solo la Juventus, è la più forte – ha dichiarato in conferenza stampa – Poi per il secondo posto ci sono tante squadre, anche Napoli, Fiorentina, Milan, Roma. Giochiamo gara per gara e vediamo alla fine chi la spunterà”.
“DEVO ANCORA CRESCERE” – “Prima di venire in Italia ho giocato in Serbia, ma non è un campionato di livello come la Serie A. Qui in Italia ho trovato difficoltà, si gioca un calcio diverso rispetto a quello del resto d’Europa. Quando è arrivato Montella mi sono trovato bene, ho un buon rapporto con lui e ho fatto bene anche grazie a lui. Voglio continuare così, so che devo crescere ancora tanto, voglio fare questo ogni giorno. Sono qua e voglio migliorare, fare qualcosa di grande”.
FALSO RIBELLE – “Non sono mai stato un cattivo, almeno penso di non esserlo mai stato. E’ normale che un giocatore che non gioca sia un po’ nervoso. Sono uno che vuole giocare sempre – ha spiegato – per questo ho trovato difficoltà in Italia. Ultimamente ho giocato spesso, ho un ottimo rapporto con tutti. L’episodio con Delio Rossi? Brutta storia a cui non voglio più pensare, non ne voglio parlare, è roba passata. Jovetic è un mio grande amico, non c’è più e sicuramente è difficile giocare senza di lui, ma lui è andato da un’altra parte. Gli faccio un in bocca al lupo”.
LAMELA – Inevitabile una domanda sul Coco: “Siamo due calciatori diversi, io sono qui per dare il massimo. Non voglio fare paragoni con lui, Lamela è Lamela e io sono io. Lui è un giocatore importante, io sono qua e voglio pensare a giocare bene. Lamela gioca esterno destro, è un mancino. Io sono destro. Non voglio fare paragoni. Voglio fare bene qua a Roma, voglio migliorarmi e crescere. Penso che farò bene, poi vediamo”.