Conte alla vigilia con la Lazio: “Non pensiamo alla Supercoppa. Matri? Cessione inevitabile”

Dal Media Center di Vinovo, Antonio Conte si è presentato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida di campionato contro la Lazio, quella stessa Lazio travolta pochi giorni in Supercoppa con un netto 4-0.

Sulla sfida, il tecnico ex Bari ha risposto così, invitando la squadra a non abbassare la guardia: “Sappiamo benissimo che quella era una partita unica, assegnava un trofeo, l’abbiamo vinto noi e di questo siamo molto felici e molto contenti. Detto questo, punto e a capo. Si prepara la partita, sarà sicuramente un’altra partita, una partita diversa, sotto tutti i punti di vista. La Lazio sappiamo che è una squadra molto ostica, attrezzata per lottare insieme a noi per le prime posizioni. Sicuramente avranno anche quel qualcosa in più dato dalla sconfitta in Supercoppa. Penso che al terzo anno non debba spiegare di tenere alta la concentrazione di fare attenzione, di stare molto attenti. Sappiamo benissimo che sarà una partita dura, difficile, in cui incontreremo delle difficoltà, ma vogliamo anche creare delle difficoltà alla Lazio. Come ho detto alla fine della partita di Supercoppa, non c’era tutta quella differenza nel risultato tra noi e loro, perchè non c’è, non esiste, quindi mi aspetto una gara molto difficile, molto dura, dovremo fare grande attenzione ed essere tutti quanti al 110%“.

Sulle cessioni di Matri e Giaccherini, invece, il tecnico bianconero ha dichiarato: “La cessione di Matri è stata una scelta dolorosa, ma il momento economico del calcio italiano costringe a vendere. Sarà una stagione dura, piena di insidie, dovremo battagliare tutto l’anno, come abbiamo sempre fatto – continua Conte – Tecnicamente la cessione di Matri non era prevista, così come non era prevista tecnicamente la cessione di Giaccherini. Stiamo parlando di un calciatore che in due anni è quello che ha fatto più gol, un uomo sicuramente tra i più fedeli. Però ci fa capire… se ancora qualcuno non l’avesse capito, fa finta di non capirlo, perchè a questo punto inizio a pensare che qualcuno non voglia capire o voglia far finta di non capire. Nel momento economico che sta passando l’Italia, un momento che riguarda la Juventus  e anche altre, a parte alcune eccezioni, a parte magari al Napoli e a qualche altra, un momento in cui si è, tra virgolette, costretti a vendere se c’è una richiesta. E’ arrivata la richiesta per Giaccherini e siamo stati costretti a vendere Giaccherini. E’ arrivata una richiesta per Matri e siamo stati costretti a vendere Matri, perchè bisogna rientrare in quei venti milioni spesi per prendere Tevez, Llorente e Ogbonna. Questo deve far capire la difficoltà. Noi siamo qui a comporre un puzzle. E’ logico che se in questo puzzle metti pezzi e ne togli altri, sarà sempre più difficile. Però questa è la situazione attuale con la quale un allenatore deve convivere. Deve accettare suo malgrado alcune uscite. E’ inevitabile che se poi ci sono queste uscite e continuate a dire che il divario è aumentato, io dico… mi  lascia perplesso questo, perchè noi comunque con le uscite di Matri e Giaccherini ci siamo indeboliti, perchè sono usciti due pezzi importanti che hanno contributo in maniera determinante alle vittorie di questi ultimi due anni. So che è una situazione che bisogna accettare, la accettiamo, ma se mi dite: hai avallato tecnicamente alcune cose, io non ho avallato assolutamente niente, ho subito. Ed è giusto che un allenatore del genere debba andare anche incontro alla società e subire alcune decisioni“.

Fonte virgolettato: tuttojuve.com