No, non stiamo parlando di un revival di Facchetti o di Cuccureddu, ma della targa anagrafica di alcuni protagonisti del campionato 2013-14, ai nastri di partenza. Molti di loro con la fascia di capitano, alcuni magari solo part-time, quelli della leva calcistica dei nati negli anni ’70– sul finire, per la verità – continueranno a dire la loro anche in questa stagione, come ha già dimostrato Luca Toni alla prima giornata, andando a segno ben due volte contro la difesa del Milan.
Un vezzo statistico-anagrafico, se volete, ma anche l’indicazione di come il nostro campionato, in un quadro complessivo di livellamento dei valori tecnici, garantisca longevità professionale a chi sappia unire alle doti tecniche anche la sapienza tattica e/o la presenza atletica. Merito anche della moderna preparazione e della miglior cura degli infortuni. In fondo, come cantava Ivano Fossati, sono quei giocatori che “ci mettono l’esperienza, come su un albero di natale”.
Spesso si tratta di difensori, come Mario Yepes (gennaio ’76), centrale della tradizionalmente giovane Atalanta, dove figurano anche i portieri di riserva Polito e Frezzolini. O Natali (’79) del Bologna. Nel Cagliari, troviamo il primo della schiera dei capitani “settantini”, Daniele Conti (’79), nel Catania Nicola Legrottaglie (’76 come Yepes). Tre ’79 anche per il Chievo: Sardo, Dainelli e Pellissier – primo attaccante di questa lista. Nella giovane Fiorentina di Montella, oltre ai due portieri di riserva, Munua e Lupatelli, figurano Ambrosini (’77) e Pizarro (’79), figure di primo piano per lo sviluppo nevralgico del gioco, intenzionati a collezionare un buon numero di presenze. Il solido difensore Portanova (’78), guiderà la difesa del Genoa, mentre nell’Inter troviamo diversi rappresentanti di categoria: Castellazzi tra i vice-portieri, il decano di categoria – a cui auguriamo di tornare presto in campo – Xavier Zanetti (’73, il “nonno” del campionato, splendido quarantenne, più anziano di alcuni allenatori come Liverani, Montella) e Samuel (’78) in difesa, Diego Milito (‘79) davanti.
Nella “Vecchia Signora” bianconera, i due nazionali Pirlo (’79) e Buffon (’78), probabili mondialisti a fine stagione, oltre al secondo portiere Storari, marcano l’appartenenza al settimo decennio del XX secolo.
Più delicata la situazione della Lazio, dove potrebbe addirittura sovrabbondare l’esperienza in difesa, a scapito della freschezza: hanno passato i 34 anni ambedue i centrali potenzialmente titolari, Biava (’77) e Dias (’79). Mentre per il bomber Klose, le primavere son 35 (’78).
Molto giovane invece la rosa del Livorno, dove l’unico ’73 lo troviamo in panchina ed è l’allenatore Davide Nicola (di pochi mesi più anziano di Zanetti). Più sorprendente, date le critiche degli anni precedenti, il dato relativo al Milan: nessun generazione ’70 in mezzo al campo, giusto Abbiati (’77) in porta: evidentemente, la rosa è stata svecchiata. Come Livorno e Milan, anche il Napoli: mentre nell’estate del 1980 si giocavano i campionati Europei in Italia, nessuno degli attuali giocatori era ancora stato concepito.
Linea giovane anche per il Parma, dove solo capitan Lucarelli (’77) e il secondo portiere Pavarini (’74) rientrano nella categoria.
Il re della categoria lo troviamo ovviamente nella Roma: capitan Totti, meraviglioso ’76 che, se saprà ripetere la stagione appena trascorsa, potrebbe perfino ambire al mondiale brasiliano, magari a furor di popolo. Con lui, anche i tre portieri, De Sanctis, Lobont e Julio Sergio.
Solo difensori e, se è consentito, non di primissimo piano, nella Sampdoria, dove rischia di trovare poco spazio Castellini (’79) – che già alla prima giornata ha rimediato un’espulsione – e nel Sassuolo dove figura Bianco (’77). Nessuno invece nel Torino.
Importante invece l’apporto degli ultratrentenni nell’Udinese, dove troviamo un altro grande giocatore con qualche chance mondiale: Totò Di Natale (’77): chi si sorprenderebbe a vederlo ancora in doppia cifra, sull’Himalaya dei cannonieri del campionato?
Chiudiamo la rassegna con i due veronesi: Agostini (’79), lunga e decorosa carriera in A e l’ex campione del mondo, Luca Toni. Già nello scorso campionato aveva dimostrato di poter ancora svettare come pochi in area di rigore. Quest’anno ha iniziato talmente bene, che magari potrebbe riandare in doppia cifra.
Scorrendo l’elenco, viene fuori una bella rosa di giocatori. In fondo, hai visto mai che a fine stagione, piuttosto che qualche timido virgulto di gioventù, ci si possa ritrovare a portare a Rio qualche vecchio marpione?