La Vuelta a España 2013 riparte da Lalín/a Estrada per arrivare a Finisterre, per una quarta tappa lunga 189 chilometri. E’ la cosiddetta “Etapa del Fin del Mundo” in quanto la sede d’arrivo rappresenta uno dei due punti più occidentali della Spagna che si affaccia sull’Oceano Atlantico (infatti il nome della località deriva dal latino Finis Terrae, ossia “fine della terra”). Dopo due arrivi in salita, i corridori si trovano davanti un’altimetria facile ma con una sorpresa nel finale. Vi è un solo Gran Premio della Montagna di terza categoria da affrontare, il Mirador de Ézaro, lunga appena 1,8 km, con cima piazzata a 34,4 km dal traguardo e con pendenze non impegnative. Gli ultimi due chilometri, però, sono in leggera salita con un dislivello che supera i 100 metri. Difficile quindi ipotizzare la vittoria di un velocista puro, più semplice pronosticare il successo di uno scattista veloce. Il primo nome che balza alla mente è quello del campione del mondo Philippe Gilbert. Tra i tanti che possono dar fastidio al belga della BMC, i due più attesi sono Fabian Cancellara (Radioshack) ed Edvald Boasson Hagen (Sky). La classifica generale non dovrebbe subire significativi movimenti.