Serie A 2013/2014: Hellas Verona

UN’ATTESA LUNGA 11 ANNI – L’Hellas Verona è pronto per il suo ritorno nella massima serie, dopo undici anni, e di sicuro vorrà rimanerci. Dopo aver chiuso al secondo posto la stagione 2012/2013 in Serie B a quota 82 punti, tre in meno del Sassuolo campione, il presidente Maurizio Setti ha deciso di rinforzare con grandi colpi una squadra già competitiva. La tifoseria, si sa, è quelle delle più calde del nostro campionato, si pregusta l’atmosfera calda di un ritrovato derby contro i cugini del Chievo Verona, e il 4-3-3 spettacolare e offensivo di Andrea Mandorlini è pronto a far divertire tifosi e non. Il mercato, oltre ad aver trattenuto gli intoccabili Cacia e Jorginho, ha portato in squadra molti volti d’esperienza, su tutti Toni,  Janković e Donati, ma anche giovani che vogliono consacrarsi come Longo e Ragatzu. La salvezza è l’obiettivo: difficile, data la concorrenza, ma assolutamente alla portata.

DIFESA – Per salvarsi, e Mandorlini lo sa, la squadra deve avere una buona solidità difensiva: è per questo che non ci sono stati grandi stravolgimenti tra gli scaligeri. Tra i pali volto nuovo: agirà il nazionale bulgaro Mihajlov. L’unico colpo in difesa, fino ad ora, è stato l’uruguaiano Alejandro Damián González: ragazzone di 184 cm dotato di fisico e potenza direttamente dal Penarol che è pronto ad esplodere nel nostro campionato. Per il resto il tecnico può contare sugli stessi uomini che hanno composto la miglior difesa dello scorso campionato, con 32 gol subiti: Maietta, Cacciatore e Agostini. Completano il reparto Albertazzi, Bianchetti e Moras.

CENTROCAMPO – A centrocampo il presidente Setti ha deciso di regalare all’allenatore un uomo di esperienza: si tratta di Massimo Donati. Bravo ad impostare la manovra d’attacco (ma anche utile a difendere), ha giocato due anni nel Celtic, e in Serie A ha vestito le maglie del Milan, Atalanta, Bari e Palermo. Ezequiel Cirigliano (classe ’92, ex River Plate) e Emil Hallfredsson saranno i titolari che comporranno il centrocampo a 3. Romulo, dopo due anni alla Fiorentina, vuole dare il proprio contributo alla salvezza. Dall’Amburgo è arrivato anche Jacopo Sala, che completerà il reparto con i confermatissimi Martinho e  Jorginho.

ATTACCO – E’ in attacco che sono arrivati i nomi più caldi e che permettono di sognare ai tifosi gialloblu. Oltre agli intoccabili Cacia, Gomez e Sgrigna, tridente d’attacco collaudato e da cui sono arrivati i gol per la promozione, i tifosi hanno visto aggiungersi nomi d’esperienza alla propria squadra. Il nome più altisonante è senza dubbio quello di Luca Toni: dopo la passata stagione a Firenze, l’attaccante 36enne ha di nuovo fame di gol  ed è pronto a conquistare i nuovi tifosi. Oltre a Toni, sotto la corte di Mandorlini è arrivato, dal Genoa, Janković. Fari puntati anche sui “baby” Daniele Ragatzu e Samuele Longo: 43 anni in due, il primo vuole rifarsi dopo una stagione poco fortunata tra Cagliari e Pro Vercelli. Il secondo, invece, è uno dei giovani più interessanti del nostro panorama calcistico, e dopo una stagione all’Espanyol, ha finalmente una possibilità di mettersi in mostra nel nostro campionato.

L’ALLENATORE –  Andrea Mandorlini

 Finalmente l’occasione per dimostrare che può far bene anche in Serie A. I precedenti non sono certo dei migliori: Atalanta (2003) e Siena (2006), entrambi finiti con l’esonero. Questa volta però è diverso. Questa volta non è stato chiamato come “traghettatore. Questo Verona è una “sua” creatura: l’ha raccolta in Lega Pro, e in due anni l’ha portata in Serie A. Ormai c’è un feeling particolare coi giocatori e con la tifoseria, e questo il presidente lo sa: è questo il motivo che lo ha spinto a riconfermarlo. “O la va, o la spacca” direbbero i maliziosi. Sicuramente non vorrà fare la parte della vittima sacrificale del torneo, e col suo calcio offensivo potrà regalare molte soddisfazioni ai tifosi.

LA STELLA – Luca Toni

 In molti lo davano per finito. In molti si aspettavano per lui una riconferma a Firenze, probabilmente in panchina, per chiudere la carriera in modo tranquillo. Luca Toni invece ha stupito tutti: nonostante i suoi 36 anni, ha deciso di buttarsi in una nuova avventura. Certo l’età non è proprio quella di un ragazzino, però fino a quando il fisico e la testa rispondono perché fermarsi? E a lui rispondono eccome. Dopo gli inizi, ha esordito in Serie A con la maglia del Vicenza. Poi è passato al Brescia, per poi consacrarsi nel Palermo. Dopo aver indossato le maglie di Fiorentina, Bayern Monaco, Roma, Genoa, Juventus, Al-Nasr e di nuovo Fiorentina, ora è alla ricerca di una nuova sfida. Campione del mondo nel 2006, in carriera ha segnato 254 reti. I tifosi del Verona si aspettano molto da lui, e lui non vuole certo deluderli.

GIUDIZIO FINALE – Squadra interessante, giusto mix tra giovani e  giocatori esperti. Va sicuramente inserita tra le squadre che lotteranno per restare a galla. Certo, magari sarebbe utile un nome d’esperienza in difesa, però il mercato non è ancora chiuso. Nessuna squadra avrà vita semplice contro questi 11 ragazzi, anzi 12 se contiamo il calore dei tifosi, e addirittura 13 se ci mettiamo lo spirito e il carisma di Mandorlini. Il calcio offensivo che predica è spettacolare ed equilibrato allo stesso tempo. Ci sarà da divertirsi.