Centonove. No, dico: centonove. C-e-n-t-o-n-o-v-e, cento, più altri nove. C e n t o n o v e. Se poi aggiungo «milioni di euro», direi che il numero si fa ancora più impressionante. Se traduco in lire, siamo a duecentoundici miliardi. Roba che se lo scrivo (211000000000£) uno perde il conto degli zeri. E ogni zero, spostandosi a sinistra, vale sempre di più.
Gareth Bale: riavvolgiamo il nastro, per quanto ci riguarda. Sempre un giovane promettente, ora è una certezza; e farà mangiare le mani al Milan, che nel 2009 lo aveva praticamente preso. Era l’estate di Leonardo allenatore, di Kaká ceduto al Real; venivano valutati i migliori terzini giovani da inserire in squadra. Due nomi su tutti: Lorenzo De Silvestri e Gareth Bale (con il primo, Zambrotta sarebbe stato dirottato a sinistra). Sembrava tutto fatto: il ragazzo era pure infortunato (cosa che ne riduceva il richiamo, e quindi anche i costi), e gli Spurs gradivano Marek Jankulovski come contropartita, più dieci milioni in contanti. Sì, dieci milioni soltanto.
Poi sappiamo che i milanisti hanno comunque avuto le proprie soddisfazioni dal ragazzo, per via di questa partita; ma forse, a pensarci bene, anche un eventuale rimpianto non avrebbe senso. Sono passati quattro anni, e Bale è maturato sì grazie al proprio talento, ma anche per via delle particolari condizioni in cui è cresciuto: amato e vezzeggiato dalla sua tifoseria, bisogna vedere se sarebbe diventato il miglior esterno sinistro al mondo (o uno dei due-tre migliori) giocando all’estero e in un campionato sì al ribasso, ma nel quale non si fanno sconti a nessuno. Vale in campo, ma soprattutto fuori.
Detto questo, rabbrividisco al pensiero: ai tempi di Vieri all’Inter, i novanta miliardi erano uno sproposito (per un giocatore dominante). Ora, traduco in euro: 45 milioni. Bale ci entra due volte e mezzo. E soprattutto quell’esborso, comunque mostruoso, non rientra più neppure nei primi dieci di sempre: bisogna stare attorno ai 60 milioni, per essere nella esclusivissima top ten. Esempi recenti: Neymar (57 milioni, Barcellona), Falcao (60 milioni, Monaco), Cavani (64 milioni, Paris Saint-Germain).
Ulteriore considerazione: dei dieci acquisti più costosi di sempre, il Real Madrid detiene il record dei record. Perché prima di Bale c’era Cristiano Ronaldo: dilettante capace di fermarsi a 94 milioni (e quasi 150 gol, a oggi). E prima del portoghese c’era stato Zidane (ora dirigente dei blancos), con 75 milioni. E un anno prima era toccato a Luís Figo, la cui clausola rescissoria da 62 milioni era diventata improvvisamente pagabile (ai rivali del Barça, poi). Nel mezzo, da registrare anche Kaká: anno 2009, 67 milioni spesi non benissimo (il meglio, si è visto, l’aveva già dato). Tutto questo significa che almeno metà della top ten è in quota Real Madrid: nei due casi più recenti, almeno, per stelle ancora capaci di migliorare.
Tralascio ogni considerazione sul valore della vita umana (cioè: non si può dare valore alla vita, ma al professionista sì: quindi è un problema che non mi pongo, che mi piaccia o meno); e aspetto l’ufficialità della notizia (potrebbe arrivare proprio in serata). Ma da ora in poi, comunque, prima di arrabbiarsi per un gol sbagliato, per un errore arbitrale o per un intervento assassino, è chiaro, la regola è: conta lentamente fino a 109. Poi: se sei il Tottenham, una risata e passa tutto; se sei chiunque altro, puoi reagire.
Centonove, ripeto ancora, centonove. Ricordo una volta, diversi anni fa, che volevo andare a vedere un concerto: alla prenotazione telefonica, per il posto più sperduto mi venne chiesta una cifra assurda (e c’erano ancora le lire: faceva pure più effetto). Non ricordo l’ammontare esatto, ma ricordo ancora la mia risposta: «Scusi, come si scrive?».
Che poi, a quota 109, dobbiamo aggiungere gli emolumenti al ragazzo: si parla di un quinquennale da 8 milioni netti a stagione. Rapida matematica: 40 milioni più tasse (fiscalità di favore?). Cristiano Ronaldo è CR7; adesso abbiamo GB109, citofonare Gareth.
Sono sempre stato un grande estimatore del Real Madrid, che ritengo il club più importante al mondo (per ulteriore conferma c’è sempre la bacheca a disposizione). Ma ora… beh, ora non so se riesco più a permettermelo.