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Mondiali di atletica leggera, Bolt fa tripletta ed entra nella storia

Ultimo giorno di gare ai mondiali di atletica leggera di Mosca 2013 e ultime medaglie da assegnare.

Nella gara dei 1500 metri maschili il keniano Asbel Kiprop vince con il tempo di 3’36”28 confermando l’oro di Pechino e precedendo lo statunitense Matthew Centrowitz (3’36”78), ed il sudafricano Johan Cronje (3’36”83).
Negli 800 metri femminili la keniana Eunice Sum vince la medaglia d’oro con il tempo di 1’57”38, precedendo la favorita Mariya Savinova (1’57”80), campionessa iridata in carica, e la statunitense Brenda Martinez (1’57”91).

La Giamaica fa doppietta e vince entrambe le staffette 4×100.
In quella femminile la squadra giamaicana vince con il tempo di 41’29 precedendo la Francia (42’73) e gli Stati Uniti (42’75). L’ultima frazionista giamaicana, Shelly-Ann Fraser-Pryce, grazie a questa vittoria conquista la terza medaglia d’oro in questi campionati dopo quelli nei 100m e nei 200m (la sesta nella sua carriera ai Mondiali).
Le italiane (Audrey Alloh, Marzia Caravelli, Ilenia Draisci e Martina Amidei) si fermano alle batterie con il tempo di 44’05.
In quella maschile Usain Bolt e soci (Nesta Carter, Kemar Bailey Cole e Nickel Ashmeade) dominano chiudendo in 37’36 davanti agli Stati Uniti (37’66) ed alla Gran Bretagna (37’80), con gli italiani (Michael Tumi, Matteo Galvan, Diego Marani e Delmas Obouche) arrivano ad un soffio dalla qualificazione con il loro 38’49.
A fine gara Usain (che ha eguagliato eguaglia Carl Lewis e Michael Johnson) dà spettacolo, prima facendo il giro di posta scalzo e lanciando le scarpe in tribuna e dopo danzando a ritmo di tamburo mimando passi di danza russa rischiando anche di cadere.

Ed ora le altre discipline.

Nella gara di giavellotto femminile la tedesca Christina Obergfoell vince la medaglia d’oro con la misura di 69,05 metri davanti all’australiana Mickle Kimberley (66,60) ed alla russa Maria Abamukova (65,09), confermandosi una maestra della specialità.
Nella gara di salto triplo maschile il francese Teddy Tamgho si aggiudica il titolo mondiale con la misura di 18,04 metri (nuovo record nazionale), davanti al cubano Pedro Pablo Pichardo (17,68 metri) e allo statunitense Will Claye, 17,52. Solo ottavo l’azzurro Fabrizio Schembri con la misura di 16,74 metri.