Serie A 2013/2014: Bologna

TENERE I MIGLIORI PER SALVARSI – Come ormai da diversi anni a questa parte il Bologna parte con l’obiettivo di mantenere la categoria senza affanni e cercando di regalare qualche gioia ai propri tifosi. Compito non impossibile per la squadra di Pioli a patto che non arrivino altri addii dolorosi dal mercato dopo il mancato riscatto di Alberto Gilardino, rimpiazzato da Rolando Bianchi. Tre le pedine da trattenere a tutti i costi: Sorensen in difesa, Taider a centrocampo e Diamanti in avanti. Con questi tre giocatori la salvezza non dovrebbe essere un problema mentre senza uno di loro qualche problema potrebbe esserci. Sul mercato le priorità sono due: cedere i molti esuberi e completare la rosa con almeno un esterno offensivo, un centrocampista di quantità e un terzino.

LA DIFESA: Il reparto è rimasto invariato rispetto a un anno fa. I centrali danno garanzie sia nello schieramento a tre che in quello a quattro considerando che quest’anno Pioli potrà contare anche su un Natali in più. Importante sarà il pieno recupero di Cherubin, giocatore chiamato alla consacrazione in questa stagione. È proprio sulle fasce però che il Bologna ha qualche lacuna. A destra Garics dovrebbe essere il titolare con lo spagnolo Crespo prima alternativa, senza contare che in caso di emergenza anche Sorensen può agire in quella zona. A sinistra iniziano i guai: Morleo da ampie garanzie, non così Abero. L’uruguayano appare ancora debole in fase difensiva e non ha convinto Pioli nel precampionato. Urge assolutamente un rinforzo in quella zona per dar respiro al salentino.

IL CENTROCAMPO: Proprio oggi è arrivata l’ufficialità del ritorno di Perez, pedina fondamentale per mister Pioli. Come l’uruguayano il centrocampo rossoblu ha riabbracciato anche una vecchia conoscenza come Della Rocca che proprio in rossoblu ha vissuto la migliore stagione della sua vita. Con la permanenza di Taider, richiesto con insistenza dall’Inter, il reparto è da considerare praticamente al completo con giusto un paio di esuberi da piazzare come Pazienza e Casarini. Da valutare la posizione di Riverola che ha ben figurato nel precampionato. Kone e Christodoulopoulos daranno qualità e velocità alla manovra, mentre il giovane Yaisien potrebbe essere una novità interessante.

L’ATTACCO: In avanti tutto gira attorno ad Alessandro Diamanti capitano e trascinatore della squadra e uomo atto a dare qualità alla manovra felsinea. Davanti a lui non ci sarà più Gilardino, ma Rolando Bianchi. Toccherà all’ex granata segnare i gol necessari alla salvezza della squadra. Al posto di Gabbiadini invece è arrivato dall’Inter Alibec, calciatore che deve ancora dimostrare di poter valere la Serie A, ma sulle cui qualità sono in molti a scommettere. Completa il reparto un fedelissimo di Pioli come Moscardelli, calciatore solido che può agire sia da prima che da seconda punta e dare il cambio di ritmo a gara in corso.

L’ALLENATORE: Stefano Pioli

Arrivato nel 2011 sulla panchina del Bologna dopo l’esonero di Bisoli, il tecnico emiliano si è conquistato sul campo la conferma guidando la squadra a due salvezze tranquille conquistandosi le attenzioni di diverse grandi del nostro campionato e punta a ripetersi in questa stagione per poi magari spiccare il volo verso una big. Due i moduli preferiti 4-2-3-1 e 3-4-2-1, sistemi di gioco che permettono ai giocatori di qualità di esprimersi al meglio.

LA STELLA: Alessandro Diamanti

Classe assoluta e grande spirito di sacrificio. Così si può riassumere il numero 23 rossoblu. Un calciatore che ha avuto dalla carriera meno di quanto le sue doti avrebbero potuto permettergli. Per anni perso fra la serie B e la C, il toscano a Bologna ha trovato l’ambiente ideale per conquistare anche la nazionale. Un’altra stagione a grandi livelli lo consacrerebbe definitivamente fra i migliori interpreti del ruolo in Italia.

GIUDIZIO FINALE: Così com’è la squadra può lottare per una salvezza agevole e se arrivassero quelle due o tre pedine che mancano anche per qualcosa di più. La squadra non è stata rivoluzionata e Pioli può contare su un gruppo che conosce bene e si conosce bene. Se però dovesse partire – per le solite esigenze di bilancio – uno dei titolari allora il discorso cambierebbe e il Bologna potrebbe vivere una stagione di sofferenza. Saranno questi ultimi 15 giorni di mercato a decidere le sorti del Bologna.