Settanta milioni circa per inserirlo a venti minuti dalla fine. Settanta milioni circa (quelli spesi per Cavani, s’intende: mi pare ovvio, no?) per pareggiare la prima in casa. Non l’esordio che tutta Parigi si aspettava, ho scritto nel pezzo di riassunto di Montpellier-Paris Saint Germain, e ci mancherebbe altro: la sfida era, sì, tutt’altro che semplice, ma Ibrahimovic e compagni, quella partita, avrebbero dovuto vincerla a occhi chiusi. Per dimostrare sin da subito di essere quella squadra ammazza-tutti che lo sceiccone ha voluto costruire; per confermarsi sin da subito una delle compagini più forti di tutta l’Europa calcistica.
Ha vinto, invece, Guardiola. Alla faccia dei discorsi sul ‘falso nueve’, alla faccia delle difficoltà riscontrate nella finale di SuperCoppa tedesca; il Bayern non ha fallito alla prima, il Moenchengladbach ha combattuto ma no, lui no: non ha saputo fare il Montpellier, non ha saputo resistere alla furia dei campioni d’Europa. Bene così, direi: un allenatore capace come Pep, uno col suo carisma e le sue qualità, meritava di esordire col botto nella sua nuova avventura in Bundesliga. Ah, ha stravinto anche Klopp: sempre fenomenali i suoi ragazzi. Sempre meraviglioso vederli giocare, su qualsiasi campo, contro qualsiasi avversario, in qualsiasi competizione. Veramente fantastici: protagonisti di un calcio bello, divertente, scoppiettante. Come sempre, chapeau.
Tornando da questa parte, ancora c’è un po’ da attendere prima di godersi l’inizio della nostra benamata Serie A. Nella notte, la sconfitta della Roma in amichevole non deve far preoccupare i tifosi giallorossi: “è calcio d’estate” d’altronde, no? E poi, quel Chelsea le ha suonate praticamente a tutti in questo precampionato. Bene il Napoli, quadrato e convincente nonostante risultati altalenanti nelle sgambatelle estive; Inter e Milan un po’ indietro, Juve schiacciasassi a prescindere da tutto, Fiorentina in rampa di lancio. Ne vedremo, sicuramente, delle belle.