In attesa dell’inizio delle ostilità nell’edizione 2013, ripercorriamo la storia della competizione. Dal 1954 ad oggi, la Rugby League World Cup è stata terreno di scontro fra le superpotenze del gioco e ogni settimana cercheremo di ricostruire quanto accaduto, edizione dopo edizione.
1968 Rugby League World Cup (Australia e Nuova Zelanda)
Otto anni. Tanti ne passarono dalla Coppa del Mondo 1960. Dalla vittoria della Gran Bretagna in poi, tanta acqua sotto i ponti e un trasferimento, per la truppa mondiale, all’Emisfero Sud: teatro fu nuovamente l’Australia, insieme alla vicina Nuova Zelanda.
Kangaroos e Kiwis si preparavano dunque alla sfida ai britannici campioni del mondo, con la Francia lì pronta a dare fastidio, come sempre. Se il gioco ancora non si era espanso e diffuso per altri lidi, la competizione iridata rimaneva un affare a quattro. La formula? Girone all’italiana, come sempre, con però annessa la finale, che in precedenza non c’era stata, o era servita solo in caso di parità in classifica.
Le sedi erano quelle dell’Australia e della Nuova Zelanda, nel dettaglio il Sydney Cricket Ground, il Lang Park di Brisbane, oltre al Carlaw Park di Auckland (Nuova Zelanda).
Nella prima giornata, subito scontro fra titani. Davanti agli oltre 62mila di Sydney – record che sarebbe durato sino al 1992 per una gara di Coppa del Mondo – gli australiani demolivano la Gran Bretagna 25-10, con sugli scudi Eric Simms, stella in forza a South Sydney. Niente da fare per i campioni in carica, trafitti e certo demoralizzati.
La prima giornata si completava con la vittoria, sorprendente ma sino a un certo punto, della Francia sui Kiwis, battuti 10-15 in quel di Auckland. A fare la differenza fu soprattutto Jean Capdouze, già nazionale francese di rugby union e uomo di punta dell’Union Treiziste Catalane, progenitore degli attuali Catalan Dragons (Super League).
La seconda giornata regalava la sorpresa delle sorprese, perché Les Tricolores superavano la favorita Gran Bretagna 7-2, al termine di un match a basso punteggio deciso dalla marcatura di Jean Ledru. Se con questo ko i Lions si tagliavano automaticamente fuori dalla corsa alla finale, il “derby” fra padroni di casa rispettava il pronostico: Australia-Nuova Zelanda 31-12 a Brisbane (Queensland) e finale già designata.
L’ultimo turno serviva a registrare qualche incasso in più: 14mila persone circa ammirarono la Gran Bretagna vincere finalmente una partita (38-14 ai Kiwis), mentre i Kangaroos trafiggevano la Francia altrettanto nettamente (37-4).
Difficile, a questo punto, attendersi una finale equilibrata. L’incontro degli incontri, la sfida di Sydney fra Australia e Francia terminò 20-2 in favore dei favoriti, con Les Chanticleers ko ma a testa alta, viste anche le previsioni della vigilia. Era la seconda volta nella storia che la nazionale francese si classificava così in alto a livello mondiale, un exploit mai più ripetuto a dir la verità, almeno sino ad oggi.
Il torneo, che vide in totale un’affluenza di 220,683 (fonte Rugby League Project, ndr), si rivelò un successo dal punto di vista finanziario. Un gran bel segnale visto il flop di pubblico del mondiale inglese del 1960.
L’australiano Eric Simms si classificò top scorer della competizione, con 56 punti, mentre Ron Coote, Lionel Williamson e Clive Sullivan (Gran Bretagna) si piazzarono in testa alle statistiche sulle mete segnate, ognuno con 4 marcature.
I CAMPIONI:
Arthur Beetson, Balmain
Tony Branson, St George
Ron Coote, Souths
Bian Fitzsimmons, QLD Firsts*
Bob Fulton, Manly Warringah
Johnny Greaves, Canterbury
Brian James, Souths
Johnny King, St George
Graeme Langlands, St George
Dennis Manteit, QLD Firsts*
John Raper, St George
Elton Rasmussen, St George
Johnny Rhodes, Canterbury
Eric Simms, Souths
Billy Smith, St George
Richard Thornett, Parramatta
Lionel Williamson, QLD Firsts*
John Wittenberg, St George
* a livello interstatale
Puntate precedenti:
Storia del rugby league: la Coppa del Mondo 1954
Storia del rugby league: la Coppa del mondo 1957
Storia del rugby league: la Coppa del Mondo 1960